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Ja’ think I’m a cowboy?

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È il 17 gennaio 1929. Elzie Crisler Segar, fumettista statunitense ancora poco noto al grande pubblico, firma la sua striscia giornaliera intitolata Thimble Theatre, presentando per la prima volta un nuovo personaggio. Pipa in bocca, occhio guercio, tatuaggio: si tratta di una semplice figura di contorno nata per portare avanti la storia di cui è protagonista – da più di dieci anni – Castor Oyl. “Ehi, tu! Sei un marinaio?”, chiede Castor, intento ad arruolare un equipaggio per salpare. “Ti sembro un cowboy?”, risponde la comparsa. Due anni più tardi, quella comparsa è uno dei personaggi più amati, letti e celebri degli Stati Uniti. Si chiama Popeye (letteralmente “occhio sporgente”) e in effetti no, non sembrava proprio un cowboy.

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