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La lettera scritta a Obama dall’autore di ‘Gen di Hiroshima’

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In Giappone è stata scoperta una lettera scritta da Keiji Nakazawa – l’autore del manga Gen di Hiroshima – indirizzata al presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Scritta a mano dal fumettista, la lettera non è mai stata spedita, ed è datata 20 agosto 2009. A seguito di un discorso in cui Obama a Praga aveva auspicato la dismissione di qualsiasi ordigno nucleare, Nakazawa nel testo lodava le parole del presidente e lo invitava a visitare Hiroshima e Nagasaki.

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La scoperta della lettera è avvenuta ieri, appena un giorno prima della storica visita di oggi di Obama a Hiroshima, primo presidente americano nella Storia. Obama non si è chiaramente scusato per lo sgancio della bomba da parte degli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale, avvenuto il 6 agosto 1945, ma ha porto i suoi rispetti alle vittime augurandosi un futuro senza atomica.

Di seguito, la traduzione di alcuni estratti dalla lettera di Keiji Nakazawa, che sette anni fa anticipava – in parte – gesti e parole di Obama.

Caro presidente Obama e famiglia,

mi chiamo Keiji Nakazawa. Sono un fumettista giapponese, cittadino di Hiroshima e autore di Gen di Hiroshima, un fumetto il cui eroe, Gen, è un ragazzino che grazie al proprio coraggio riesce a sopravvivere alla bomba atomica di Hiroshima e alle sue terribili conseguenze.

[…]

Quest’anno, in occasione del 64° anniversario del lancio delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki del 6 e 9 agosto, gli abitanti delle due città hanno sentito per la prima volta che il nostro tanto accarezzato sogno di un mondo libero dal nucleare possa finalmente realizzarsi. A darci speranza è stato il suo discorso a Praga del 5 aprile, in cui ha dichiarato il suo impegno per un “mondo senza armi nucleari”.

[…]

Sono consapevole che questo obiettivo non sarà facile da raggiungere; come ha dichiarato a Praga, forse non sarà possibile ai giorni nostri. Ma, come importante passo in quella direzione, è mio auspicio che lei venga a Hiroshima e Nagasaki, che ascolti le voci dirette dei sopravvissuti e visiti il Museo della Pace di Hiroshima. Una simile visita, da parte del leader dell’unica potenza nucleare ad aver sganciato armi nucleari, sarebbe, nei confronti delle altre potenze nucleari, un indicatore persuasivo della responsabilità morale degli Stati Uniti, oltre che del suo impegno personale.

Lei è probabilmente la persona più impegnata del mondo, quindi è difficile auspicare che questa visita si verifichi presto. Nel frattempo, comunque, spero che lei, sua moglie e le vostre figlie Malia e Sasha possiate leggere Gen di Hiroshima insieme. Sono certo che le sarà utile a comprendere l’effettiva esperienza delle vittime delle bombe atomiche, e magari anche a prepararla a una eventuale visita a Hiroshima.

Keiji Nakazawa
Hiroshima, Giappone
20 agosto 2009

Col suo Gen di Hiroshima, Keiji Nakazawa realizzò una storia intensa, realistica e personale, raccontando la propria esperienza a seguito dello scoppio delle bomba atomica a Hiroshima. A sei anni era sopravvissuto all’esplosione avvenuta nel 1945, insieme alla madre e a due fratelli, ma perdendo il padre, un fratello e due sorelle. Il fumettista è deceduto nel 2012.

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