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Playboy cessa la pubblicazione di vignette umoristiche

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Il magazine cartaceo Playboy a fine 2015, con l’imminente restyling, ha annunciato che da marzo 2016 non pubblicherà più foto di nudo completo (dopo 63 anni di tradizione); ora giunge la notizia che a subire un taglio definitivo saranno anche le vignette illustrate. Lo comunica con un post Facebook il vignettista di Playboy di lunga data Dean Yeagle, che scrive di aver avuto conferma dall’editor: «niente più fumetti su Playboy».

Happy Valentine’s Day! Just got a letter from Amanda, Playboy’s cartoon editor, finally confirming what we’d suspected was coming…no more cartoons in Playboy. So here’s an old one, for today:

Posted by Dean Yeagle on Sunday, 14 February 2016

La notizia è da considerare altrettanto sconvolgente quanto lo stop al nudo, poiché la tradizione fumettistica è da sempre stata un elemento fondante  della cultura di Playboy. Hugh Hefner stesso (fondatore del magazine) era stato in gioventù un aspirante fumettista, e amava dichiarare che Playboy stesso era nato come un fumetto, che lui disegnava sui banchi di scuola, come disse in una intervista all’LA Times nel 2009:

Alle medie e al liceo disegnavo sempre fumetti. Iniziai anche una autobiografia a fumetti al liceo chiamata School Daze, su le avventure a quei tempi mie e dei miei amici. Poi inizia ad aggiungere inserti e fotografie.

Sulle pagine di Playboy, in 63 anni di pubblicazioni, si sono susseguiti fumettisti storici, tra cui Harvey Kurtzman e Will Elder (col loro Little Annie Fanny), Jack Cole, Jules Feiffer, Gahan Wilson e Dean Yeagle.

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