Non ha bisogno di presentazioni la rivista di fumetti Cannibale, palestra d’ardimento di Andrea Pazienza, Filippo Scozzari, Stefano Tamburini, Tanino Liberatore e Massimo Mattioli. Pur avendo vissuto una breve stagione alla fine degli anni Settanta – con soli nove numeri usciti – diventò rapidamente una rivista culto, capace di emozionare e influenzare ben più di una generazione di lettori e autori di fumetti.
Creata da Stefano Tamburini nella primavera del 1977, in piena protesta operaia e studentesca, per raccontare le azioni del Movimento, Cannibale, dopo un breve percorso nell’underground approda in edicola, sponsorizzata dalla nota testata satirica Il Male, all’apice del suo successo. Per pubblicizzare l’uscita in edicola di ogni nuovo numero, i “fab5” realizzavano vignette libere, finestre su mondi inquietanti che si spalancavano nel Male come in diversi quotidiani nazionali, da La Repubblica a Paese Sera, da Lotta Continua a Il Manifesto.
Questa produzione marginale, indispensabile corollario dei fumetti di avventura metropolitana e science friction di Cannibale, è ora raccolta in Cannibale Commercials, appena uscito per la microetichetta MUSCLES Edizioni Underground (info: undermuscles@gmail.com).
Si tratta di un piccolo scrigno di perle, quasi completamente mai ristampate prima, dove troviamo i détournement di foto e disegni altrui, operati da Tamburini, i teppisti di Pazienza, lo zoo umoristico demenziale di Mattioli, gli squisiti deliri di Scozzari e la plastica violenza di Liberatore.
Eccone alcune tavole, in anteprima: