Il magazine di fumetto Samandal sta si sta battendo contro la repressione del diritto di espressione, dopo che tre suoi redattori sono stati condannati per crimini contro la religione e di conseguenza multati per i propri lavori. Le sanzioni hanno finito per mandare praticamente in bancarotta la rivista di fumetto alternativo. I guai legali di Samandal vanno avanti ormai da alcuni anni (dal 2010), ma erano stati dignitosamente mantenuti nel riserbo. Dopo cinque anni di processo, i redattori sono stati ritenuti colpevoli dei capi di accusa, riguardanti leggi che preservano il rispetto delle religioni, a detta delle autorità, infrante da due vignette (come quella che riportiamo sotto).
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Ora, per completare quello che probabilmente sarà l’ultimo numero di Samandal (o forse rappresenterà una prova di forza per la rivista, ormai storica per il fumetto libanese), la redazione ha dato il via a una campagna di crowdfunding.
Come dichiara Fadi Baki (uno dei redattori condannati): «Ci siamo dedicati a Samandal per amore del fumetto, e questo ingiusta e dura sanzione è stato uno schiaffo in faccia. Se la campagna di crowdfunding non ci rimetterà in piedi, mi sa che abbiamo chiuso».