Il nuovo film dei Fantastici Quattro è al cinema solo da pochi giorni, ma sembra già aver disseminato delusione un po’ ovunque, soprattutto tra i fan (QUI la nostra recensione). Per fortuna, però, ci sono sempre i fumetti in cui rituffarsi per alleviare un po’ il dispiacere. E se si parla di fumetti dei Fantastici Quattro, ovviamente non si può non (ri)partire da Jack Kirby, ovvero colui che, insieme a Stan Lee, ha creato i personaggi e dato corpo al loro mondo, grazie a un ciclo di racconti che comprende 103 albi della serie regolare più 6 Annual, tutti pubblicati tra il 1961 e il 1971.
Di quasi tutti questi albi, poi, il “Re” ha disegnato anche le copertine, e tra queste ne abbiamo scelte 12, le più belle e iconiche, che elenchiamo di seguito in rigoroso ordine cronologico.
Fantastic Four #1
Ovviamente non si può non partire dalla prima, che oltretutto diede inizio all’Universo Marvel. La copertina era quasi una breve storia a fumetti composta da un’unica pagina, piuttosto che un’illustrazione a se stante, e presentava dei personaggi del tutto peculiari. Sembrava evidente che fossero dei supereroi, ma dov’erano i loro costumi? Un notevole segno di rottura rispetto al passato, quindi.
Fantastic Four #3
Anche se all’epoca la parola “marketing” non voleva dire ancora nulla, un po’ i capi della Marvel spingevano perché quegli strani supereroi avessero un’impostazione più classica e commerciale. Così, nel terzo numero di Fantastic Four, i personaggi esordirono nei loro costumi, tutti dal design uguale, in modo da fornire in modo più accurato l’idea di un gruppo pensato per essere davvero tale e non la somma di diverse parti come poteva essere la Justice League della DC Comics (l’unico vero paragone dell’epoca). E Kirby ne approfittò per realizzare una copertina iconica, che avrebbe potuto benissimo essere quella di un “primo numero”.
Fantastic Four #8
Questa fu la prima copertina della serie a presentare uno dei temi ricorrenti di Kirby: gli eroi piccoli in basso e il cattivo di turno incombente in alto, a sottolineare l’enormità del pericolo in arrivo per i nostri eroi. In questo caso toccò al Burattinaio, ma il gioco fu ripetuto in maniera mirabile anche con altri classici nemici come Galactus (sulla copertina del #49) e con il Dottor Destino (#84).
Fantastic Four #14
Altro tema ripetuto delle copertine di Kirby, era quello che vedeva il nemico mostrato in primo piano, di spalle, a fronteggiare gli eroi, quasi come un pistolero pronto al duello. L’avversario di turno assumeva così un qualche cenno di mistero (particolarmente evidente soprattutto nella copertina del #64) e soprattutto appariva parecchio minaccioso («Quanto sarà forte questo tipo per potersi permettere di fronteggiare da solo tutti quegli eroi?», veniva facilmente da chiedersi).
Fantastic Four #25
Hulk contro la Cosa: una battaglia in grado di stuzzicare per decenni la fantasia dei lettori e creare un tormentone ormai classico: chi è più forte? E poi, in questa illustrazione, viene messa in luce la grandezza di Kirby nell’esprimere al contempo, in un unico disegno, potenza, meraviglia, stupore, pericolosità, incredulità… quanti altri ne sono mai stati in grado?
Fantastic Four #29
Kirby aveva una grande propensione per disegnare fantasiosi mondi fantastici, è vero, ma amava molto le architetture realistiche, tanto da divertirsi a realizzare le cartografie di città ed edifici da lui creati. In questa copertina, per esempio, si può apprezzare la meticolosità nell’illustrare a memoria la città di New York, rendendola particolare e universale allo stesso tempo, a partire dai dettagli assorbiti nei tanti anni di frequentazione delle sue strade fin da piccolo.
Fantastic Four #33
Altra singolarità di Kirby era di non volersi mai accontentare di quanto già fatto e di lanciarsi quindi in continue sperimentazioni di nuove tecniche artistiche. Una di queste, evidente in questa copertina, lo portò a usare fotocopie e collage, come ben spiegato anche in un articolo da noi pubblicato di recente e a cui rimandiamo.
Fantastic Four Annual #3
A differenza di altri suoi colleghi dell’epoca – a partire da Gene Colan – Kirby amava le composizioni con molti eroi sulla scena, ed era particolarmente bravo nel far spiccare le individualità di ognuno di essi anche nella più grande confusione. Nel terzo Annual di Fantastic Four, Reed Richards e Susan Storm fecero qualcosa che due personaggi dei fumetti non avevamo mai osato fare prima: sposarsi e infrangere lo status quo dell’eterno fidanzamento. Al loro matrimonio furono invitati tutti i supereroi Marvel, e i loro nemici decisero così di fare irruzione tutti insieme, dando vita a una delle più grandi battaglie della storia del fumetto.
Fantastic Four #48
Se dovessi scegliere solo tre copertine tra tutte quelle realizzate da Kirby, questa ci starebbe di sicuro. Il terrore sui volti e nelle pose dei personaggi sulla scena – a partire dall’Osservatore in primo piano (un essere solitamente imperturbabile, ma ai fini della comprensione di questa immagine non è nemmeno necessario saperlo) fino ad arrivare alla folla sullo sfondo – trasmette vera paura. E i lettori, insieme ai personaggi, si chiedono quanto possa essere mai terribile questa minaccia incombente.
Fantastic Four #51
La storia contenuta all’interno dell’albo in questione è considerata da critici e fan tra le più belle di tutta la storia della Marvel, ma anche la copertina non scherza. Grazie alla sensibilità della matita di Kirby, infatti, la Cosa è qui in grado di esprimere al contempo tutta la sua forza, ma la anche la malinconia della sua deformità, grazie anche alle espressioni preoccupate dei compagni alle sue spalle, e tutto questo ancora prima di leggere la storia.
Fantastic Four #62
Questa copertina è degna di nota perché presenta i classici “Kirby krakle”, ovvero i pallini che il Re utilizzava per rappresentare il crepitare dell’energia (ma non solo, come risulta evidente dalla cover del #72) attraverso la formazione di uno spazio negativa in mezzo all’aggregazione di essi in forme sempre innovative ed efficaci. Il “krakle” era stato usato per la prima volta da Kirby addirittura nel 1940, su Blue Bolt #5 (da lui realizzato insieme a Joe Simon, sceneggiatore e inchiostratore di quell’albo).
Fantastic Four #85
Kirby era molto bravo non solo nel mostrare, ma anche nell’evocare, come dimostra questa copertina. I colori tenui dei costumi degli FQ, il netto contrasto tra nero e giallo, il corpo mostrato solo parzialmente in basso (sarà morto oppure solo svenuto? E chi sarà mai?), i personaggi che si allontanano dalla scena con un’aria di impotenza… tutti elementi che contribuiscono a intrigare il lettore e a invitarlo a tuffarsi all’interno della storia.