Il prossimo 1 ottobre verrà pubblicata la trentesima avventura di Corto Maltese. Intitolata Sotto il sole di Mezzanotte, è la prima non firmata da Hugo Pratt. Gli autori di questa nuova storia inedita sono Juan Dìaz Canales, già scrittore della apprezzata serie noir Blacksad, e il disegnatore Rubén Pellejero. Proprio in questi giorni, però, la galleria d’arte 2D Galleries ha pubblicato due tavole di una storia di Corto Maltese scritta da Joann Sfar, l’autore de Il Gatto del Rabbino, e disegnata da Christophe Blain, autore de Il Quai d’Orsay.
La storia di Sfar e Blain, nata come ideale proseguimento delle avventure del personaggio di Hugo Pratt, si svolge nel 1915. Corto Maltese è processato per le sue attività di contrabbando. Mentre il suo avvocato, un giovane Gandhi, sta tenendo il suo discorso, un uomo che indossa una maschera antigas fa irruzione nell’aula. Una bomba esplode. Nella confusione, l’individuo afferra Corto e comincia a scappare. Una volta al sicuro, questi rivela la sua identità: è Rasputin.
Secondo quanto riportato nel comunicato che accompagna le tavole, la storia inedita è stata richiesta da Casterman ai due fumettisti, in previsione di un nuovo capitolo delle avventure del marinaio creato da Hugo Pratt. Sfar e Blain ci hanno lavorato negli ultimi anni, senza sapere che il seguito di Corto Maltese sarebbe stato affidato ad altri due autori. Lo hanno scoperto solo in seguito, quando hanno presentato il progetto a Casterman, che lo avrebbe rifiutato in quanto «troppo forte e personale», mentre per la nuova storia serviva un disegnatore che «seguisse lo stile del maestro». Tanto più che Patrizia Zanotti, che detiene i diritti dell’opera di Pratt, aveva già assunto Ruben Pellejero e Juan Díaz ben un anno prima.
Sfar è intervenuto attraverso la propria pagina Facebook per far chiarezza sullo svolgimento della vicenda:
Mi ero ripromesso di tacere sulla questione “Corto Maltese”, ma ci sono queste due pagine on line e vedo che nella comunicazione ufficiale viene detto che il “progetto è stato rifiutato da Casterman perché troppo originale”. Difronte all’ingannevolezza di questa affermazione non trovo ragioni sufficienti per continuare a rimanere in silenzio. Casterman ha richiesto al sottoscritto e a Christophe Blain una prova su Corto Maltese. Sin dall’inizio avevo in mente una frase di Hugo Pratt, tratta dal libro di Petitfaux in cui Hugo diceva che se un giorno avesse ripreso Corto Maltese avrebbe dovuto cambiarlo visto la maniera in cui Frank Miller aveva modificato Batman.
Per ragioni di fedeltà a Pratt, ho lavorato sulle ultime matite, che rappresentavo un giovane Gandhi in veste di avvocato che difendeva in Sud Africa Corto Maltese. Casterman era entusiasta del progetto. In seguito siamo venuti a conoscenza che l’erede di Hugo Pratt aveva assunto da un anno all’incirca altri due autori che stavano lavorando a un rifacimento molto più letterale di Corto Maltese: così come è stato fatto con Blake & Mortimer, in maniera tale che il lettore non noti la differenza tra le due versioni. Non è stata messa in questione la qualità dei rispettivi progetti, né dei progetti in corso d’opera. Patrizia Zanotti aveva consentito l’altro progetto più di un anno prima dell’impegno contratto con Casterman.
Casterman ci ha assunti tentando di forzare la mano e l’abbiamo scoperto quando eravamo già al lavoro. Christophe Blain ha dovuto incontrare la Zanotti. A lei non fregava niente in realtà della questione, la sola cosa che le interessava era non fare brutta figura davanti agli altri due già assunti. Personalmente mi sono rifiutato di partecipare al colloquio perché temevo di dover spiegare a questi signori e a queste signore quello che pensavo riguardo il loro modo di procedere. Ho preferito rimanere in silenzio sino ad oggi, ma leggere che si tratta di un “progetto abortito” mi è sembrato alquanto forte. È vero che dopo questo strafalcione Casterman ci ha proposto di portare avanti parallelamente la nostra serie, è altrettanto vero che ho rifiutato perché mi sembrava offensivo nei riguardi degli autori coinvolti e di Corto Maltese, e non sta dire a me quale sarebbe stata la decisione di Hugo Pratt. Inoltre, avevo dimenticato tutta questa storia prima di stamattina.
Auguro il meglio ai due autori che stanno affrontando la riscrittura di Corto Maltese e che sono totalmente estranei alla questione. Spero che queste poche righe possano essere di incoraggiamento ai miei amici di Casterman affinché sappinao comportarsi meglio in futuro, o molto probabilmente ho un’idea un po’ troppo irreale di quelle che sono le responsabilità di un editore. Un po’ di verità in mezzo a tante chiacchiere, a volte, fa bene.