Aprile – ma lo sarà di rimando anche maggio – è stato un mese ricco di pubblicazioni interessanti, in buona parte dovute al Napoli Comicon, evento in concomitanza del quale gli editori concentrano gran parte delle loro novità editoriali più accattivanti. A dimostrazione di quanto detto, qui trovate una selezione di titoli molto attesi tra i fumetti che gli editori hanno presentato in anteprima durante la manifestazione conclusasi il 3 maggio scorso.
Il mese appena trascorso, comunque, vede Rizzoli Lizard svettare qualitativamente con una tripletta mica da ridere, che comprende due attesissimi titoli internazionali e un saggio, che una volta tanto ci porta per la prima volta a fare una “eccezione”; Bao porta in Italia un autore israeliano molto apprezzato all’estero; Bonelli, invece, pubblica un fumetto western disegnato da Bacilieri, tanto inaspettato quanto ben riuscito.
Qui, di Richard McGuire (Rizzoli Lizard)
Tutto ebbe inizio quasi 30 anni fa sulla rivista Raw diretta da Art Spiegelman, quando nel 1989 Richard McGuire cambiò la storia del fumetto pubblicando un racconto di sole 6 tavole. In quelle pagine l’autore scardinava completamente la tradizionale narrazione lineare, imponendo su uno sfondo spaziale fisso una semplice stanza e diverse finestre temporali parallele collegate tra loro. Un unico ambiente che attraversava avanti e indietro il tempo. Oggi quelle tavole sono state ripensate, riviste, ampliate, colorate e adattate per il formato libro. Una riflessione sul fumetto che ha fatto – fa e continuerà a fare – scuola. Una storia che è possibile solo a fumetti. Qui un’anteprima e qui una recensione.
K.O. a Tel Aviv, di Asaf Hanuka (Bao Publishing)
L’israeliano Asaf Hanuka – assieme al fratello Tomer – è uno degli illustratori più apprezzati del momento. Il suo stile asciutto ed efficacemente espressivo gli ha fatto guadagnare un buon seguito anche sulla rete con un blog in cui racconta frammenti della sua vita. K.O. a Tel Aviv è una raccolta di storie di questo blog, racconti quotidiani che acquistano suggestività grazie a divagazioni oniriche; la vita del disegnatore, ma anche i problemi familiari e professionali di tutti giorni comuni a molti, sono i soggetti dei suoi racconti. Per darvi un’idea dei contenuti, è possibile sfogliare l’anteprima sulle nostre pagine.
Hitler, di Shigeru Mizuki (Rizzoli Lizard)
Si tratta di una vera e propria biografia a fumetti di Hitler, realizzata da Shigeru Mizuki, uno dei grandi maestri del manga, già edito in Italia da Rizzoli Lizard con i volumi NonNonBa e Verso una nobile morte. Hitler, serializzato nei primi anni Settanta su Manga Sunday dell’editore Jitsugyou no Nihonsha con il titolo originale Gekiga Hitler, ripercorre nel dettaglio la vita del dittatore, dalla sua mediocre carriera come pittore fino all’orrore del genocidio, facendone non solo un ritratto (crudelmente) fedele, ma usandolo come metafora per raccontare la degenerazione ideologica nel Giappone di quei tempi. Un gioiello di cui torneremo presto a parlare.
Linus – storia di una rivoluzione nata per gioco, di Paolo Interdonato (Rizzoli Lizard)
Ogni tanto si può fare un’eccezione, no? E qui ne facciamo una che vale tre, perché: 1) non è un fumetto, ma un saggio di storia dell’editoria (di fumetto); 2) non è il solito racconto “completista”, fatto di fredde schedature enciclopediche; 3) non è la storia di una rivista qualsiasi. Il libro scritto da Interdonato sulla storia di Linus, infatti, è una lettura vivamente consigliata a tutti coloro che ritengono di avere un’idea di cosa sia successo nel fumetto tra gli anni Sessanta e Settanta, ma sono fermi a Wikipedia.
Linus ha cambiato, da sola, molte cose nel fumetto italiano ed europeo. “Siamo tutti figli di Linus”, sembra raccontare Interdonato, accompagnando chi legge in un percorso che è un piccolo ritratto dell’Italia e della Milano in cui maturò un’idea di fumetto matura, consapevole, opposta alla cultura dell’effimero in cui il medium sembrava impantanato. Il libro è in verità una storia parziale, perché si concentra solo sui primi anni, la fase delle “origini”; una scelta naturalmente discutibile, che rischia di alimentare soprattutto la “nostalgia canaglia” intorno a una delle più longeve riviste italiane. Ma la narrazione scorre fluida e piacevole, i frammenti di storia sono ben ricomposti, le testimonianze raccolte scaldano il racconto, e Interdonato non manca anche di discriminare tra gli equilibri precari che hanno segnato la storia della rivista, offrendo alla fine un libro molto più “di servizio” di quanto non possa sembrare. Qui un estratto.
Il prezzo dell’onore, di Fabrizio Accattino e Paolo Bacilieri (Sergio Bonelli Editore)
Nonostante le premesse iniziali promettessero anche storie fuori dai consueti canoni bonelliani – pur se di genere – la collana Le Storie si è invece presentata nel corso di questi due anni mezzo come una sorta di contenitore di qualsiasi cosa, quindi anche roba molto poco convincente. Per fortuna, una o due volte all’anno capita anche l’albo in grado di entusiasmare e sorprendere, come in questo caso.
Lo confessiamo, per l’inserimento in questa Top 5 di aprile sarebbero stati sufficienti i disegni di un Paolo Bacilieri in grande forma –- e fresco vincitore del premio Micheluzzi come miglior disegnatore – che ci offre un’opera molto curata in ogni minimo particolare, ma la storia di Fabrizio Accatino non sfigura affatto, anzi. Il prezzo dell’onore è un racconto cinico e senza un vero eroe per protagonista (ma comunque con personaggi accattivanti) – due caratteristiche che lo allontanano dagli standard consueti per avvicinarlo a certa cinematografia più raffinata – con un buon ritmo e alcune trovate spassose. Qui un’anteprima.