Con la collana “Il segno”, dopo aver recentemente pubblicato raccolte di alcune opere storiche delle origini del fumetto – Carlo il cane di A.B. Frost (qui anteprima) e Il club delle caverne di Frederick Burr Opper (qui anteprima) e Little Sammy Sneeze di Winsor McCay – Castelvecchi editore continua la sua operazione di riscoperta di classici e, con ancora fresco di stampa Il gatto curioso e altre storie del francese Benjamin Rabier (qui anteprima), pubblica Serafino e la casa delle meraviglie, di Philippe Fix (che già uscì in Italia nel 1969 per Mondadori).
Il francese Philippe Fix (1937) – premio Andersen nel 1990 – è autore di numerosi libri per ragazzi, particolarmente attivo negli anni Sessanta, sia con la serie a fumetti Chouchou che con i libri illustrati dedicati al personaggio di Serafino.
Il volume appena dato alle stampe da Castelvecchi è la storia di un ometto tondo che lavora come bigliettaio in metropolitana, che viene suo malgrado travolto presto dalla tristezza della routine generale, da cui cerca di reagire con ottimismo, fantasticando. Per sua fortuna, eredita una casa, nella quale si celano misteri fantastici, e grazie alla quale riesce a evadere dalla noia della città.
Le avventure urbane di Serafino sono un delicato inno alla fantasia e alla quotidiana lotta contro l’appiattimento della vita moderna. Grazie a un segno raffinato e a una costruzione dell’illustrazione elaborata e ricca (composta spesso da immagini di macchinari complessi e buffi), Fix è avvicinabile ai grandi dell’illustrazione classica per ragazzi, da Maurice Sendak a William Heath Robinson (del quale si è parlato di recente sulle nostre pagine), ma per vivacità e semplicità visiva anche a Richard Scarry. o Sempé.
Di seguito, alcuni esempi del suo lavoro, dalle pagine di Serafino e la casa delle meraviglie ( Castelvecchi Editore, 2015.© Editions Hoëbeke, 2002)ama.