Il vignettista palestinese Mohammed Sabaanah ha realizzato una illustrazione nella quale sarebbe stato raffigurato il Profeta Maometto. E come è risaputo, la raffigurazione del Profeta è ritenuta dalla religione islamica un atto sacrilego, che a farla sia un umorista occidentale o che sia uno di religione islamica in terra islamica.
L’atto di Sabaanah ha scatenato il dissenso sui social network e il successivo interessamento del presidente palestinese Mahmoud Abbas. Martedì 3 febbraio, Sabaanah è stato prelevato dalle autorità locali e interrogato, appena due giorni dopo che il giornale palestinese Al-Hayat Al-Jadeeda nella sua edizione domenicale aveva pubblicato il disegno. Il suo lavoro non era poi così esplicito; nello specifico, raffigurava un uomo con una tunica, sopra alla Terra, con una borsa a forma di cuore (come si può vedere dall’immagine sottostante), col probabile intento di evocare una figura benevola.
Lo stesso disegnatore – sul suo profilo facebook – si è scusato, sottolineando di non aver avuto alcuna intenzione di offendere i credenti, e che quello disegnato non fosse veramente il Profeta. Martedì sono seguite le immediate scuse del giornale, e il ritiro dell’illustrazione dal sito della testata.
Come riporta la testata israeliana Haaretz, non è la prima volta che Sabaanah si ritrova nei guai con la legge per colpa (apparentemente) dei suoi disegni. Già nel 2013, fu arrestato a un check point israeliano senza chiari motivi; l’accusa fu poi quella di “associazione con organizzazioni ostili”, mentre parve poi più plausibile un intento intimidatorio verso alcune sue vignette contro la condizione dei prigionieri palestinesi in Israele.