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Festival di Angoulême 2015: tutti i premi assegnati

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Con la tradizionale cerimonia di assegnazione dei premi, si è conclusa l’edizione numero 42 del Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême. Un’edizione tristemente segnata soprattutto dal lutto e dal ricordo per la strage di Charlie Hebdo, ma arricchita senza dubbio da splendide mostre dedicate a grandi nomi del fumetto mondiale, come Jirō Taniguchi o Bill Watterson, il vincitore del Grand Prix dello scorso anno.

Proprio in onore delle vittime di Charlie Hebdo, quest’anno è stato istituito il Premio Charlie, dedicato alla libertà di espressione nel mondo del fumetto. I primi insigniti del riconoscimento – simbolicamente assegnato per primo durante il corso della cerimonia – sono stati Blutch e Gwen de Bonneval.

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Come già noto, il Grand Prix de la ville d’Angouleme 2015 è stato assegnato a Katsuhiro Otomo, il mangaka padre di Akira, cui spetterà, come di consueto, il ruolo di Presidente dell’edizione 2016.

Di seguito, invece, gli altri premi assegnati durante la giornata conclusiva.

Il Fauve d’or per il Migliore album è stato assegnato a L’arabe du futur di Riad Sattouf (Allary Éditions ), libro autobiografico ambientato nella Libia di Gheddafi e nella Siria di Assad – di cui è già stata annunciata l’edizione italiana a opera di Rizzoli Lizard.

Il Premio speciale della Giuria è andato Building Stories dell’americano Chris Ware, la singolare e ambiziosa opera composta da vari libri in diversi formati, tutti contenuti in un box di cartone (annunciato per l’Italia da Bao Publishing).

Il Premio alla migliore Serie è stato vinto da Last Man, di Bastien VivèsBalak e Michael Sanlaville (edito in Francia da Casterman e in Italia da Bao).

Il Premio Rivelazione, dedicato alle nuove scoperte editoriali, è andato a Yekini, le Roi des arènes di Lisa Lugtin e Clément Xavier (Éditions FLBLB), un reportage del Senegal di oggi raccontato attraverso il mondo della lotta.

Il Premio al patrimonio, destinato alle migliori riedizioni e recuperi storici, è andato invece a San Mao, le petit vagabond, di  Zhang Leping (1910-1992), edito da Fei Editions.

Il Premio Fauve polar/SNCF, dedicato al genere giallo/noir, ha incoronato Petites coupures à Shioguni di Florent Chavouet (Editions Philippfe Picquier).

Il Premio del pubblico è stato consegnato a Wilfrid Lupano e Paul Cauuet, autori di Les vieux fourneaux (Dargaurd), racconto di tre amici anziani, tra nostalgia, ricordi e la tragicomica spietatezza del presente.

Il Premio al migliore fumetto alternativo, infine, se lo è aggiudicato la rivista indipendente Dérive Urbaine N°6, realizzata da vari autori e incentrata su diversi personaggi della stessa città immaginaria, Capitalia.

Il Prix jeunesse, riservato alle pubblicazioni destinate ai lettori giovanissimi – bambini e ragazzi – era già stato assegnato in apertura di manifestazione a Les Royaumes du nord, tomo 1, di Stephane Melchior-Durand Clement Oubrerie. Il volume – edito da Gallimard – è  l’adattamento a fumetti del primo capitolo della trilogia di romanzi dello scrittore britannico Philip Pullman Queste oscure materie.

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