Per la nostra rubrica Lo scaffale di…,questa settimana abbiamo chiesto a Manuele Fior (autore de L’intervista, La Signorina Else e Cinquemila chilometri al secondo, vincitore del Fauve d’or come miglior album al Festival internazionale di Angoulême del 2011) di raccontarci le sue letture più recenti.
X-Men – Giorni di un futuro passato di Chris Claremont, John Byrne e Terry Austin
Capita di chiedermi se ho amato tanto certe storie perché ero ragazzino o perché erano effettivamente belle. Rileggendo questo periodo degli X-Men ritrovo il divertimento dell’azione e il calore del dramma, la freschezza del disegno e la cura dell’inchiostrazione. Erano effettivamente molto belle.
DKW di Sergio Ponchione
In attesa della sua nuova misteriosissima graphic novel, devo accontentarmi di questo spillato che anche nella fattura ricorda i fumetti degli eroi di Sergio – Ditko, Kirby e Wood. Attenzione per il dettaglio surreale, ossessione del disegno, riflessioni sull’inchiostratura, sembrerebbero oggi cose per addetti ai lavori; per chi leggeva invece quel tipo di fumetto sono il pane quotidiano.
Dampyr – Gli studenti della scuola nera di Mauro Boselli e Paolo Bacilieri
Non avrei mai immaginato di voler scrivere di un Dampyr, ma avevo sbirciato alcune tavole nello studio di Paolo, ed ho comprato il fumetto in edicola appena atterrato in Italia. La sequenza di lotta del cavaliere senza una mano contro i giganti è un capolavoro. Mi ha riportato al duello di un altro monco: quello del Libro del Mito, nella Fenice di Tezuka.
La proprietà di Rutu Modan
Mi hanno detto, leggilo che è bello, e io ho risposto: lo so che è bello, non mi serve leggerlo. Poi l’ho letto, ed è veramente bello. La scrittura è di grande intelligenza, dosata al punto giusto, il ritmo senza una sbavatura. Per come sono fatto io, preferirei un’imperfezione, una stilettata, un inciampo. Questa inattaccabilità è forse il suo limite.
La Revue Dessinée
È una rivista, per cui ci sono cose più o meno interessanti. Mi è piaciuta molto la storia sulla morte di Allende. Gonzales mi ha raccontato che l’ha realizzata facendo dei collage a photoshop di tanti schizzi realizzati su di un’agenda. Sono in genere scettico su queste tecniche, ma lui riesce a creare degli effetti estranianti, un’atmosfera che si taglia col coltello.