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Fantagraphics Books lancia una divisione underground

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Appena prima dell’inizio della convention dell’editoria indipendente Small Press Expo che si tiene nel Maryland (dove sono stati assegnati i premi Ignatz), l’editore indipendente americano Fantagraphics Books ha annunciato il lancio di un marchio sussidiario che sarà dedicato alla pubblicazione di libri particolari e di difficile diffusione.

La Fantagraphics Undeground Press (FU Press) – stando al comunicato stampa diffuso anche da Comic Book Resources – pubblicherà edizioni limitate dalle 100 alle 500 copie, distribuite a convention e negozi selezionati.

Il debutto di FU Press è avvenuto alla Small Press Expo domenica scorsa, con la raccolta di vignette politiche di Jonah Kinigstein’s intitolata The Emperor’s New Clothes: The Tower of Babel in the “Art” World, e con l’antologia di Jason Karns Fukitor. Sono previsti in futuro portfolio di Richard Sala e Guy Colwell, e la ristampa di Beyond Time and Again di George Metzger.

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Per Fantagraphics, da decenni pioniere nella pubblicazione di fumetto indipendente e underground e responsabile della scoperta di ormai affermati autori come Daniel Clowes, Chris Ware, i fratelli Hernandez e molti altri, si tratta di una conferma del rilievo assunto nell’editoria a fumetti americana. In un mercato ampio ma estremamente variegato come quello statunitense, appare sempre più difficile sostenere piccole produzioni, e la passione di Fantagraphics per l’underground, non sembra affatto scemata – nonostante la pubblicazione di autori affermati e ristampe di grandi classici. FU Press si prospetta di soddisfarla con una sorta di ritorno alle origini, fatto di libri di piccola diffusione e una maggior vicinanza agli appassionati durante le convention. Con tirature limitate e saltando il passaggio della distribuzione, il conseguente taglio dei costi permetterà loro di realizzare progetti altrimenti proibitivi.

A tale proposito, in una intervista rilasciata pochi giorni fa al Comics Journal, Gary Groth – direttore di Fantagraphics – dichiara: «FU Press nasce fondamentalmente per vendere libri non indirizzati a un pubblico di massa», ma senza togliere all’etichetta madre il suo spazio nella scoperta di nuovi talenti e nella proposta di titoli audaci: «Anzi, sarà più l’opposto: ci potremo permettere di pubblicare titoli meno commerciali, che altrimenti non funzionerebbero. Poiché se otteniamo abbastanza un passaparola e un buon responso di pubblico da un titolo FU, questo potrebbe venir distribuito per il pubblico di massa (da Fantagraphics).

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La vocazione dell’editore si riassume in queste frasi di Groth: «un editore ha l’obbligo di prendersi dei rischi; potrei anche pubblicare dei fumetti “letterari” sicuri e rispettabili, o “ottimi” fumetti affidabili per il resto della mia vita. Personalmente, credo che, professionalmente, sia importante uscire al di fuori della zona di conforto».

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