Marvel Comics, portandosi avanti con i tempi e noncurante della scaramanzia, si appresta a pubblicare negli Stati Uniti una serie di albi speciali per celebrare il 100esimo anniversario della nascita del proprio universo narrativo con 50 anni d’anticipo. Era il 1961 quando Stan Lee e Jack Kirby mandarono in orbita i Fantastici Quattro, piantando il seme di tutto quello che sarebbe stato scritto e disegnato in seguito. Oggi la Marvel prova a immaginarsi quell’universo catapulto direttamente nel 2061. Il primo di questi albi sarà dedicato agli Avengers e verrà pubblicato questo mese.
Comic Book Resources, una delle riviste online più attente ai supereroi americani, ha mostrato un’anteprima delle prime pagine di 100th Anniversary Avengers:
Ai testi e ai disegni della storia c’è il giovane autore James Stokoe – classe 1985 – che da anni esprime il proprio talento su serie personali come Orc Stain (Image Comics) e Wonton Soup (Oni Press). Le sue tavole dettagliatissime e suggestive mostrano chiare influenze sia del tratto arabeggiante di Paul Pope che della maniacale linea chiara di Geof Darrow.
Il suo approccio alla storia è inoltre ambizioso: in un futuro dove l’America è dispersa nella Zona Negativa, la torre Stark è un essere senziente, i membri degli Avengers sono Doctor Strange, Rogue e Beta Ray Bill. Il nemico che dovranno affrontare è l’Uomo Talpa, personaggio storico dell’Universo Marvel nonché il primissimo nemico dei Fantastici Quattro, scelto per la sua divertente compagine di servitori.
Originale la scelta di un cast non tradizionale per i Vendicatori. «Per fare una storia ambientata nel futuro, avevo bisogno di personaggi principali che potessero vivere per sempre. Quindi li ho scelti e ho creato per loro tre versioni diverse che ne giustificassero l’immortalità.» Spiega l’autore al magazine online Comics Alliance. «Rogue ha assimilato i poteri di Wolverine, il Dottor Strange si è reincarnato tredici volte, e Beta Ray Bill è un cyborg spaziale dalla faccia cavallina – il che, nella mia mente, lo rende immortale.»
Una rilettura dell’universo Marvel che merita attenzione per la creatività e la capacità di un artista del tutto esterno agli eroi della Casa delle Idee, lasciato agire – per quanto possibile – con piena autonomia.