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Su Immortal Hulk #13 di Al Ewing, Joe Bennett e Ruy Jose, pubblicato questo mese negli Stati Uniti, Marvel Comics ha effettuato un significativo cambiamento nella storia delle origini di Hulk, con l’aggiunta della magia alla fantascienza.
Bruce Banner divenne Hulk quando fu investito dall’esplosione di una bomba gamma da lui progettata per salvare il giovane Rick Jones, che si era intrufolato nel sito del test. Questo è ciò che i lettori hanno sempre saputo, fin dalla prima apparizione del personaggio su Incredible Hulk #1 di Stan Lee e Jack Kirby, del maggio 1962.
L’Hulk che troviamo nella nuova serie sceneggiata da Al Ewing è immortale – come esplicita il titolo – ma anche più intelligente e astuto. Questa nuova versione del personaggio è denominata “Devil Hulk” (“Hulk diabolico”). Tutto questo è dovuto al legame del personaggio con un portale magico che collega i diversi piani di realtà con un inferno che si trova al di sotto di tutti gli altri inferni esistenti nell’Universo Marvel. Questo regno è governato da un essere malvagio, controparte del Supremo (il creatore di tutti gli universi).
Secondo quanto raccontato nel tredicesimo numero della serie, le radiazioni gamma non hanno una natura del tutto scientifica, ma anche alcuni elementi magici. Le radiazioni possono indebolire la barriera tra il regno fisico e l’inferno, permettendo al governante di quest’ultimo di trasformare tutti coloro che ne sono stati toccati in suoi avatar sulla Terra. Hulk è l’avatar più importante, ma tra di loro figurano anche Sasquatch (alias Walter Langowski, ex membro di Alpha Flight) e l’Uomo Assorbente (avversario di Thor e degli Avengers).
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