Il principale motivo per cui oggi Batman è noto come il “Cavaliere Oscuro” − in inglese “Dark Knight” − sta nel fatto che nel 1986 Frank Miller utilizzò questa espressione come parte del titolo della sua storia più famosa di Batman (Il ritorno del Cavaliere Oscuro, appunto). Questo soprannome, però, ha un’origine molto più antica, come ricorda il giornalista Brian Cronin sul magazine online CBR.
Il primo utilizzo di “Cavaliere Oscuro” avvenne nel giugno 1940 su Batman #1 di Bill Finger, Bob Kane, Jerry Robinson e George Roussos, l’albo contenente la prima apparizione del Joker. Nella storia di quell’albo − di recente ripubblicata in Italia da RW Lion nel volume Batman. Le grandi storie −, nel tentativo di sfuggire a Batman, il criminale spinge il suo avversario giù da un ponte, fino a farlo finire in un canale colmo d’acqua.
Fu proprio in una delle didascalie di quella scena che gli autori definirono per la prima volta Batman il “Cavaliere Oscuro”, com’è possibile leggere nell’ultima vignetta della tavola che segue.
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Da Miller in poi, il soprannome di Batman è divenuto parecchio comune, usato per i titoli di diverse testate − a partire dall’antologica Legends of the Dark Knight, pubblicata tra il 1989 e il 2007 − nonché per i due ultimi film finora realizzati con protagonista il personaggio: Il Cavaliere Oscuro (2008) e Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012), entrambi parte della trilogia diretta da Christopher Nolan.