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A differenza di quanto accade in uno snuff movie, nessuno è stato maltrattato durante la produzione di questi fumetti. Si chiamano Snuff Comix e difficilmente li troverete nella libreria sotto casa, e nemmeno in fumetteria. Sarà dura, in Italia: si sono visti più all’estero che dalle nostre parti.
Ad oggi, sono 12 i numeri pubblicati. Il tredicesimo è in arrivo proprio in questi giorni. Se pensate di essere di fronte a un progetto identico a tanti altri, vi sbagliate. In giro ci sono diverse riviste autoprodotte, ma il progetto inventato, prodotto e co-diretto da Oral Giacomini e Francesco Cornacchia, svetta per ambizione.
Da settembre 2013 a oggi, la rivista si è arricchita e perfezionata, fino a diventare una delle migliori realtà “davvero underground” in Italia dal punto di vista della qualità e dell’originalità dei contenuti. Ne ho ripercorso la storia insieme ai due artefici, Oral e Francesco, chiedendo loro di commentare le 13 copertine realizzate durante questi 5 anni di pubblicazioni.
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È il settembre 2013. Sulla copertina scriviamo “Eine Gestopo Propaganda”, gioco di parole tra “Gestapo” e “topo”, con ovvi riferimenti a un certo topolino del mondo dell’animazione. Il nostro principale obiettivo è fare una rivista che sia abbastanza brutta, sporca e cattiva.
Il tentativo è quello di ricollegarci allo spirito originario del fumetto underground, quel genere di narrazione che da Zap Comix a Frigidaire ha sempre voluto dare fastidio più che compiacere. Secondo Scòzzari, con cui parliamo durante una fiera, è un’operazione impossibile, al giorno d’oggi. Ma ci proviamo lo stesso.
L’idea è quella di fare un mensile (un’idea al limite della follia, dato che in redazione siamo solo in due), ma ce la mettiamo tutta e il numero due esce effettivamente a ottobre.
Decidiamo di realizzare un numero dedicato a Halloween, anche se non si tratta un vero e proprio numero tematico. Iniziamo a fare sul serio: 32 pagine. La copertina è di Sergio Zuniga.
Siamo a novembre 2013. Nella bella copertina di Dexter Cockburn, la morte si masturba mentre una donna uccide l’uomo con cui sta facendo sesso. Delle sei storie interne, ben quattro sono firmate da autori stranieri.
Attraverso il sito iniziamo a vendere qualche copia di Snuff Comix all’estero, principalmente negli Stati Uniti, in Sud America e in Nord Europa. È paradossale: mentre ci sbattiamo per tradurre autori esteri, il numero viene in realtà acquistato soprattutto fuori dall’Italia (anche se è scritto in italiano!).
Arriviamo a dicembre 2013 e festeggiamo con un copertina tipicamente natalizia. Sono ormai 4 mesi che lavoriamo alla rivista. Le storie del quarto numero sono solo di autori stranieri (a parte uno).
Veniamo ormai letti quasi solo all’estero, dove ci pare che il pubblico sia molto più ricettivo, mentre in Italia siamo seguiti molto meno. C’è da dire che siamo ancora poco presenti nei festival italiani, quindi è molto difficile farsi conoscere.
Dopo una breve pausa, riprendiamo a febbraio 2014. La copertina del quinto numero è dedicata ai Misfits ed è firmata da Russell Taysom, curatore di una rivista che si chiama Flabby Dagger. Il disegno è ispirato al mondo di He-Man e rappresenta l’eroe muscoloso insieme alla nemica Evil-Lyn.
Anche in questo caso tutti gli autori presenti nel numero sono stranieri, a parte noi due (abbiamo tradotto storie scritte in portoghese anche se non conosciamo la lingua). Il numero inizia a circolare in Italia, soprattutto attraverso librerie come lo Spazio B**K a Milano o la libreria K a Pescara, anche grazie all’aiuto di Marco Taddei. Tiratura: 200 copie.
La bellissima copertina del sesto numero è realizzata da Salvatore Giommarresi della rivista Lök Zine. Con Salvatore ci siamo conosciuti al Treviso Comic Book Festival. Alla realizzazione del numero collabora anche il grande Aleksandar Zograf, non solo un autore eccezionale ma anche una persona squisita.
Avremmo voluto inserire anche un’intervista a Roberto “Freak” Antoni ma purtroppo è morto proprio poco tempo prima di incontrarlo. Nel numero, che è dedicato a lui, c’è una sua foto. Rinunciamo così per sempre all’idea di trasformare la ComicZine in una FanZine. Siamo a marzo 2014.
Il numero 7 ha una copertina realizzata da Yuta Sakakibara, autore giapponese a metà tra Hello Kitty e Johnny Ryan. Nel numero sono presenti autori giapponesi e autori europei che oggi definiremmo gaijin mangaka (anche se allora non li chiamavamo così).
Un numero dedicato al Giappone, insomma. Siamo a marzo 2014 e la censura online si sta per abbattere su di noi con tutta la sua forza.
Un numero interamente dedicato alla dimensione esoterica nell’underground fumettistico. In copertina, la dea Kali insieme a due pseudo Bart e Lisa Simpson. È maggio 2014 e nel giro di pochi giorni la nostra pagina Facebook e – cosa ben più grave – il nostro account Paypal vengono entrambi bloccati.
Inizialmente non riceviamo nessun tipo di spiegazione, poi scopriamo che qualcuno ci ha accusato di vendere materiale pedopornografico. Con il sito bloccato, non riusciamo più a vendere neanche una copia. Il progetto si ferma completamente. Snuff Comix entra in un lungo momento di pausa forzata.
In nove è il numero della rinascita di Snuff Comix. Il materiale era già pronto da prima di subire la censura. Ma noi due non ci sentivamo da oltre un anno e mezzo. Riprendiamo i contatti e decidiamo di ricominciare. Non più su base mensile (che sollievo!) ma con solo due o tre numeri l’anno.
Partecipiamo a due festival nel corso del 2016: Borda Fest e AFA. E le cose ripartono alla grande: le vendite aumentano e sono sorprendentemente quasi tutte in Italia.
Per festeggiare il numero 10, nell’aprile 2016, usciamo con un numero con due diverse copertine. Il numero è appositamente realizzato per la prima edizione di AFA.
Una cover è realizzata da Davide Bart Salvemini e una da Francesco Cornacchia. La copertina di Francesco è ispirata al celebre dipinto Lezione di anatomia di Rembrandt.
Il numero 11 ha avuto un grandissimo successo, soprattutto al Crack. Lo riteniamo uno dei migliori numeri da noi realizzati per la qualità degli autori presenti (tutti italiani).
Pubblichiamo anche una tavola inedita di Andrea Pazienza, ricevuta in regalo dal vignettista Giorgio Franzaroli, amico di Paz ed ex studente della scuola Zio Feininger. La copertina è di Tommy Gun Moretti.
Il numero 12 è stato realizzato per l’edizione 2017 del Borda Fest e rappresenta il vero salto di qualità del progetto Snuff Comix. Partecipano, tra gli altri, Maicol & Mirco (con una versione molto personale di Sponge Bob, ribattezzato “Sponge Tom”), Taddei & Angelini e KAZ.
La copertina è dell’amico Hurricane Ivan. Dal primo numero al dodicesimo, l’evoluzione è evidente. All’inizio eravamo una scommessa. Ora siamo una vera rivista.
Ed eccoci al numero 13 di Snuff Comix, che sarà presentato il 5 aprile presso la libreria Modo Infoshop di Bologna. La copertina è di Zavka. C’è anche una variant, disegnata da Zigendemonic. Francesco Cornacchia ha disegnato la seconda e la terza di copertina e David Genchi ha illustrato la quarta. All’interno ci sono storie di Hans Rickheit, Mike Diana, Zafka, Inchiostro Lisergico, Akab.