Dopo i protagonisti di Watchmen – e Tom Strong -, DC Comics sembra voler introdurre all’interno del proprio universo narrativo un altro personaggio di Alan Moore. Si tratta di Promethea, semi-dea e incarnazione dell’immaginazione, protagonista di una serie personale agli inizi degli anni Duemila, riapparsa a sorpresa nell’ultima pagina di Justice League of America #32 di Steve Orlando e Neil Edwards, uscito negli Stati Uniti questa settimana.
L’albo fa parte del ciclo intitolato Deadly Fable, che vede il gruppo protagonista affrontare Tsaritsa la Regina delle Fiabe, un essere in grado di alterare le realtà ideato da Mark Waid e Bryan Hitch nel novembre 2000 su JLA #47. Ed è proprio lei a trasportare Promethea all’interno del DC Universe.
Intervistato dal The Hollywood Reporter, Orlando ha raccontato la nascita di questa idea: «Quando ho scoperto che [Promethea] era disponibile, ho voluto presentarla su JLA e a una nuova generazione di lettori, con la stessa speranza e lo stesso fascino che la serie originale hanno avuto su di me. Promethea ha offerto l’opportunità di confezionare un momento pieno di significati per il DC Universe».
Per quanto riguarda quale versione del personaggio sarà presente nei prossimi albi, Orlando ha specificato che «onestamente non è garantito che Promethea sia ancora Sophie [Bangs, la protagonista principale della serie originaria, ndr] o che il suo alter ego venga dall’America’s Best Comics Universe».
Il personaggio di Promethea è stato creato nel 1999 da Moore e dal disegnatore John H. Williams III per l’etichetta America’s Best Comics della Wildstorm, poi acquisita da DC Comics. La sua serie personale è durata 32 numeri, fino all’aprile 2005, ed è stata ristampata di recente in Italia da RW Lion in edizione deluxe.