Stilando i numeri del mercato librario statunitense nel 2017, Publisher Weekly riporta che il settore dei graphic novel ha sofferto di una riduzione del 5% rispetto al 2016, nonostante un (minimo) incremento generale del settore fiction e delle vendite dell’industria cartacea tutta, anche se si parla di una percentuale modica, che non supera il 2%. I dati raccolti provengono dall’agenzia NPD, che con il progetto BookScan si occupa di monitorare il mercato statunitense.
A incrementare le vendite è soprattutto la letteratura per l’infanzia, tanto la non-fiction (+8%) quanto la fiction (+2%). I graphic novel per bambini sono scorporati dal conto totale e, secondo i dati NPD, rappresenterebbero l’unico settore roseo, con un +20% rispetto al 2016.
The Beat spiega che «solitamente, la ragione del calo è l’assenza di un grande bestseller. Il mancato interesse per le raccolte Marvel e l’accoglienza tiepida nei confronti dei volume DC dell’evento Rebirth possono aver inciso […] Ci vorrebbe una nuova hit, un nuovo The Walking Dead, un nuovo Saga, un nuovo Killing Joke. Ma come si fa ad avere un nuovo Killing Joke, è questa la domanda».
Inoltre, nel 2017 il New York Times ha tolto la classifica dei graphic novel più venduti dal proprio indice e di conseguenza è venuto a mancare un palcoscenico promozionale che potrebbe aver influenzato negativamente le vendite.
A oggi, la fetta di mercato dei graphic novel corrisponde all’8%, con poco più di 11 milioni di copie vendute nel corso del 2017.