HomeNewsClowes ha un problema con il suo prossimo fumetto: Donald Trump

Clowes ha un problema con il suo prossimo fumetto: Donald Trump

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Periodo intenso per Daniel Clowes, che subito dopo aver concluso Patience, nell’ultimo anno si è dedicato a più progetti. Archiviato l’adattamento cinematografico di Wilson, in uscita negli Stati Uniti il prossimo 24 marzo, è ora impegnato sulla sceneggiatura del film tratto da Patience e su un nuovo – già attesissimo – fumetto. La lavorazione del prossimo graphic novel sta però sollevando non pochi dubbi all’autore, sui quali si è di recente espresso durante un’intervista rilasciata al magazine Inverse. Il problema? Donald Trump.

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Daniel Clowes Donald Trump
Daniel Clowes

«Ho passato praticamente tutto l’ultimo anno sulla sceneggiatura di una lunga serie di storie che dovrebbero comporre un grande graphic novel», ha detto Clowes. «Ma l’ho scritta con l’idea che Hillary Clinton sarebbe stata presidente, con tutte le conseguenze del caso. E poi, dopo che Trump ha vinto, ho dovuto ripensare tutto da capo. Perché so che sarà nella mia testa per tutto il giorno, ogni giorno, e che questo influirà su quello che scriverò e farò. Così ho voluto essere previdente e fare un fumetto in reazione a questo».

La politica non è mai stata tra le priorità di Clowes, che comunque è un autore attento alla società e, in particolare, ai rapporti tra le persone e le loro conseguenze. Ma proprio il suo riflettere sulla società attuale sembra poter influenzare il suo prossimo fumetto. D’altronde, l’elezione di Donald Trump ha avuto ripercussioni in qualsiasi settore, da quello politico a quello artistico. Prima delle elezioni non erano in molti a puntare sulla vittoria dell’attuale presidente; persino diversi importanti quotidiani e giornalisti americani avevano scommesso sull’elezione della Clinton. Il lungo periodo di tempo che è intercorso tra la campagna elettorale e l’effettiva elezione ha avuto ripercussioni in diversi campi creativi, dove gli autori hanno provato ad anticipare quello che sarebbe successo, mandando in produzione idee che guardavano a un futuro che non si è rivelato essere quello che si pensava. Non è un caso, per esempio, che nella nuova stagione della serie Tv Homeland il presidente degli Stati Uniti sia una donna.

La stessa cosa sembra sia successa anche a Clowes, che ora si vede costretto, per priorità creativa, a ripensare gran parte della sceneggiatura del suo prossimo fumetto, che, dice, ha ambientato negli anni Sessanta. Un periodo storico molto diverso, ma in cui l’autore avrebbe provato a immaginare come sarebbero state le cose se la Clinton fosse stata eletta presidente. Ma ora, spiega Clowes, vuole provare a modificare quanto scritto: «Ora le cose sono diverse. E per la prima volta nella mia vita ho capito che, se avessi avuto un’idea in grado di segnare una traccia indelebile del nuovo regime per aiutare la gente ad abbatterlo, avrei dovuto farlo. Non sapevo quale essa fosse, perché non sono per nulla un autore politico, ma se mi fosse venuta in mente, avrei mollato tutto e la avrei realizzata».

Ci sono voluti più di cinque anni per realizzare Patience, quindi non ci sono dubbi che la lavorazione di questo nuovo fumetto, sulla cui trama Clowes non ha voluto sbottonarsi, sarà piuttosto lunga. Perlomeno per quanto riguarda la realizzazione delle tavole: «So che tra un paio di anni, quando disegnerò la cinquantesima pagina, dovrò avere a che fare con qualcosa tipo: Trump ha appena bombardato Rhode Island. E in qualche modo dovrò infilarcelo», ha chiosato.

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