Dopo aver presentato il manifesto da lui disegnato per la manifestazione NoTav che si terrà a Torino il prossimo 8 dicembre, il fumettista Zerocalcare ha ricevuto − pubblicamente e privatamente − numerose critiche, dovute al fatto di essersi schierato politicamente in modo così aperto.
A riferirlo è stato lo stesso autore, in un lungo messaggio chiarificatore postato ieri sulla sua pagina Facebook personale, nel quale ha spiegato come la produzione di graphic novel (tra i quali Un polpo alla gola e Macerie prime) sia stata solo una parte della sua produzione degli ultimi anni, affiancata da quella più legata al suo impegno sociale e politico.
«Io non è che mi sono svegliato ieri, ho fatto decine di locandine e manifesti NoTav negli ultimi 15 anni, ho disegnato la locandina per la sentenza finale del maxiprocesso, le grafiche per il festival annuale dell’Alta Felicità, partecipato a tantissime iniziative e presentazioni organizzate in valle; ho amici e fratelli processati che rischiano di essere sepolti in carcere e altri condannati a pagare milioni di euro per presunti danni d’immagine al nostro paese causati dalle contestazioni» afferma Zerocalcare nel suo messaggio, che riportiamo di seguito nella sua integrità.
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Visto che mi arrivano da ieri diciannove milioni di mail e messaggi e tag più o meno tutti di questo tenore, di grande…
Gepostet von Michele Rech am Montag, 19. November 2018