Fiori rossi, di Yoshiharu Tsuge (Oblomov Edizioni)
Dopo l’uscita sul numero di Linus di agosto della storia Fiori rossi, l’antologia omonima è arrivata un mese dopo, portando con sé quattordici storie realizzate dal maestro del gekiga Yoshiharu Tsuge tra il 1966 e il 1968.
Fiori rossi è una delle storie più rappresentative della carriera dell’autore. All’inizio degli anni Ottanta apparve tradotta in inglese sulle pagine della rivista Raw di Art Spiegelman e Françoise Mouly, aprendo la strada al gekiga in Occidente, in tempi non sospetti.
In queste duecentocinquanta pagine realizzate prima dell’onirico e seminale Nejishiki (del quale abbiamo parlato ampiamente in un articolo), Tsuge si mostra immerso in quel mondo rurale che amava esplorare nel tempo libero. È affascinato dalla grandezza della natura e la rappresenta con abbondanza di dettagli, mettendola in vivido contrasto con una umanità piccola e misera, ma anch’essa non di meno portatrice di mistero e fascino.
Dopo L’uomo senza talento e i volumi antologici Il giovane Yoshio e Nejishiki, un altro libro imperdibile di un maestro del manga d’autore.