In cucina con Kafka, di Tom Gauld (Mondadori Oscar Ink)
Lo scozzese Tom Gauld è uno dei vignettisti più interessanti in circolazione. Merito dello stile essenziale, retrò eppure così finemente contemporaneo, ma soprattutto della voce distintiva con cui ha realizzato i suoi fumetti.
Attivo dai primi anni Duemila, Gauld rifugge le generiche tematiche del fumettista-commentatore (spesso politico) delle vignette dei giornali e si concentra sull’ironizzare sulla letteratura e tutto ciò che ci gira attorno.
Da anni, l’inserto domenicale del Guardian – e poi il New Yorker, il New York Times e il New Scientist – presenta le sue gag dove prende di peso la cultura percepita come alta e la fa giocare con il marasma del pop, per osservare le dissonanze che si creano.
Dopo l’unica traduzione di Gauld uscita in Italia quattro anni fa, Siete solo invidiosi del mio zaino a razzo, l’autore torna in Italia per Mondadori Oscar Ink con l’ultima raccolta in ordine di tempo, In cucina con Kafka, emblema della sua produzione che coniuga riferimenti letterari a mode quotidiane. È facendo cozzare Kafka, Beckett o Jane Eyre con le sit-com televisive, il clickbait e gli audiolibri che Gauld raccoglie le scintille della commedia.
QUI la nostra recensione.