Siamo entrati nello studio di Rita Petruccioli, fumettista e illustratrice romana, che nell’intervista ci racconterà i suoi progetti futuri, mostrandoci il suo luogo di lavoro. Le fotografie sono di Giulia Tanferna.
Quali sono i progetti a cui stai lavorando attualmente?
In questo momento sto lavorando alle ultime tavole di Frantumi, il fumetto scritto da Giovanni Masi e che uscirà a brevissimo per Bao Publishing. Ora son quasi tutta concentrata nello sforzo finale, però tra una tavola e l’altra faccio anche altro: curo i bozzetti per un nuovo libro illustrato più qualche altra illustrazione spot. Diciamo che negli ultimi due anni non ho più avuto il “lusso” di lavorare ad una sola cosa alla volta e ormai mi sto abituando a gestire in contemporanea più progetti.
Quali sono gli strumenti che usi per disegnare?
Lavoro principalmente al computer, con Photosop e utilizzo una Cintiq 22HD. Il formato grande della tavoletta mi permette di avere la gestualità che mi piace. In generale mi trovo male su fogli di dimensioni piccole per cui anche quando lavoro su carta, di preferenza utilizzo fogli A3. Ho due scrivanie, una su cui passo la maggior parte del tempo su cui sono installati computer e tavoletta grafica, e una sulla quale faccio bozzetti, scrivo e disegno su carta. Fino a qualche tempo fa disegnavo solo a pastello, ora invece mi piace moltissimo utilizzare i color Brush della Pentel. Il grigio soprattutto.
Hai qualche abitudine prima di metterti a disegnare?
Mmm no, niente di particolare. Nei periodi particolarmente stressati tengo una candela accesa accanto per farmi compagnia.
Ci sono libri o fumetti che devono essere a portata di mano mentre disegni?
Fumetti no, quelli li leggo nelle pause. Mi aiuto più che altro con libri di storia dell’arte o cataloghi tecnici. Ce n’è uno sull’illustrazione Art Nouveau che tengo sempre a portata di mano, perché quando mi incastro e non so come risolvere una composizione, mi basta sfogliarlo per trovare spunti utilissimi.
Hai un oggetto in studio a cui sei particolarmente affezionata?
Sì un pupazzetto di Helmer l’elefante, il personaggio del famoso libro illustrato. Un regalo che mi fu fatto quando studiavo illustrazione a Parigi e che mi ha seguito in ogni trasloco insieme ai miei fumetti e libri illustrati.