L’anniversario rotondo dalla nascita di Andrea Pazienza (60 anni fa) pare essere stata una occasione felice non solo per testimonianze e analisi sull’importanza dell’autore – come nel nostro Speciale “PazWeek”, ma anche per l’indagine e la riscoperta di opere rimaste a lungo sconosciute. Inclusi alcuni inediti.
La collana “Tutto Pazienza” pubblicata da Repubblica, prodotta da Fandango per la cura di Giovanni Ferrara e Oscar Glioti con la consulenza editoriale di Luca Raffaelli (la grafica e il delicato restauro delle tavole, inoltre, sono affidati a Paolo Altibrandi), ha in effetti in serbo alcune sorprese che vi riportiamo qui. In particolare, gli inediti più rilevanti – e qui stampati per la prima volta, anche a distanza di 40 anni – saranno due:
1 – Morgante
Il più noto degli inediti di Pazienza è senza dubbio un progetto giovanile, della cui esistenza si sapeva grazie a un passaggio nel celebre intervento su Paz scritto dall’amico scrittore Pier Vittorio Tondelli. Secondo i ricordi di Tondelli in Un weekend postmoderno si trattava di un fumetto andato però perduto, un adattamento del celebre poema comico-cavalleresco di Luigi Pulci:
All’esame di italiano di Piero Camporesi, Andrea si presentò con una sceneggiatura a fumetti dell’intero Morgante di Pulci, che costituiva l’oggetto del corso monografico. Quelle tavole, poi regalate a Gianni Celati, sono andate purtroppo perdute.
In realtà i curatori di “Tutto Pazienza” hanno ritrovato una decina di tavole del Morgante di Pazienza, un paio delle quali potete vedere in anteprima qua sotto:
L’opera è stata realizzata in un bianco e nero che echeggia lo stile grafico degli anni di Pentothal. Le tavole ritrovate saranno pubblicate all’interno del volume ‘Gli anni giovanili’ (vol. 12).
2 – Bacterio
Di un altro progetto si era a conoscenza sin dal 1981, quando Giovanni Karen (ovvero Jacopo Fo) lo menzionò indirettamente – e senza titolo – parlando di un “kolossal rock” nella sua introduzione a Il libro rosso del male:
Da tre anni va in giro a raccontare il suo colossal, un rock festival megalitico nel deserto con impianti di amplificazione alti 20 piani e una bomba neurotica piazzata nella chitarra del solista. Ma che volete, è una storia troppo bella, Andrea lavora solo 1 giorno alla settimana e i soldi li vuole vedere lì sul tavolo come la lattina di olio Sasso.
Ebbene questo fumetto un titolo lo aveva: Bacterio. Di quel progetto non sono state ritrovate tavole complete, bensì un ampio storyboard di oltre trenta pagine, una testimonianza del “laboratorio pazienziano” che sarà incluso nel volume ‘Incompiute’ (vol. 19).
Altri inediti
Questi due lavori rappresentano una vera e propria sorpresa per due ragioni: da un lato perché si tratta di opere note che sino ad ora erano state ritenute perdute o disperse, e dall’altro per la consistenza quantitativa dei materiali ritrovati. A questi potrebbe aggiungersi un ulteriore storyboard, relativo a un altro progetto annunciato e mai pubblicato, ma sul quale sono in corso accertamenti e su cui i curatori hanno preferito restare, per il momento, abbottonati.
Tuttavia i materiali inediti che compariranno nella collana “Tutto Pazienza” non sono solamente fumetti, bensì lavori di varia natura: illustrazioni, bozzetti, dipinti, appunti. In particolare, potremo vedere:
• Una decina di bozzetti con versioni alternative del celebre manifesto realizzato per il film di Federico Fellini La città delle donne. Di queste ipotesi, spesso non semplici schizzi ma vere e proprie proposte elaborate, solo alcuni erano stati pubblicati in passato su riviste come Glamour International.
• Un nutrito gruppo di dipinti mai pubblicati in passato, eccetto in qualche raro catalogo di esposizione, che testimonia l’estensione e la ricchezza dell’opera pittorica di Pazienza, nonostante questo aspetto sia stato talvolta ritenuto – erroneamente – marginale nella carriera dell’artista. Il volume ‘Convergenze’ (vol. 13) ospiterà circa l’80% di materiale inedito, composto da quadri realizzati da Pazienza fino agli anni 1979/1980.
• Una vasta selezione di “disegni d’occasione”: illustrazioni originali create da Pazienza come dédicaces o come regalo per amici, appassionati e collaboratori, o in altri casi realizzate su commissione per la vendita a collezionisti del (un tempo pioneristico) mercato delle tavole originali. Presenti in praticamente tutti i volumi della collana, ripartiti a seconda degli anni o dei temi affrontati nei singoli tomi, si tratterà anche di tavole scartate, illustrazioni per articoli, disegni a colori ma stampati sempre in bianco e nero, oppure tavole originariamente in bianco e nero e poi colorate per la vendita o per altre occasioni. Ma anche materiali nati da collaborazioni per riviste minori, o frutto di collaborazioni – a volte serie, a volte per puro divertissement – con altri autori.
• Numerose “illustrazioni commerciali” rimaste inedite e provenienti dai più disparati lavori: disegni per magliette, campagne pubblicitarie, locandine teatrali, copertine di dischi, libri, cataloghi, poster, cartoline, calendari e altre destinazioni, editoriali e non (anch’esse in diversi volumi, e in particolare ne ‘Il segno Ottanta’, vol. 17, che si concentrerà sull’attività pittorica e illustrativa di Andrea dal 1980 in poi). Questo patrimonio di immagini arriva in particolare dai fotocolor – le foto che un tempo, prima dell’avvento delle scansioni digitali, venivano scattate agli originali – recuperati a centinaia dal fratello Michele Pazienza, e progressivamente digitalizzati.
• Sia Pazeroticus che Bestiario si presenteranno in una versione largamente arricchita di bozzetti e illustrazioni – tanto erotiche quanto dedicate agli animali, passioni che hanno accompagnato l’autore lungo tutta la vita – mai stampate nelle edizioni precedenti, nei volumi ‘Super Pazeroticus’ (vol. 14) e ‘Bestiario’ (vol. 15).
• Infine quel che si può definire una chicca: una storia estratta da uno dei numerosi quadernini infantili di Paz, realizzato tra i 10 e gli 11 anni, contenente disegni e alcune tra le prime ‘prove’ – diciamo “protofumetti” – della sua vocazione autoriale ‘Gli anni giovanili’, vol. 12).
Le altre rarità editoriali
Oltre ai veri e propri inediti, all’interno della collana “Tutto Pazienza” compariranno anche numerosi lavori di Pazienza che da lungo tempo mancavano dalle librerie, in alcuni casi poco o mai ristampati dopo la loro prima apparizione editoriale. Tra questi:
• “Amore mio”, storia di 9 tavole a colori pubblicata sulla rivista Frigidaire nel 1981.
• “Una cielofonata da Stefano Tamburini”, breve omaggio in due tavole a colori all’amico Tamburini, che Pazienza immagina di risentire grazie a una telefonata dal paradiso, uscita su Zut nel 1987.
• “Shisma pagma”, racconto pubblicato sulla rivista Corto Maltese nel 1984, 10 tavole a colori.
• La settimana ha otto dì di Francesco Schianchi, primo libro pubblicato dall’autore, in qualità di illustratore per una raccolta di favole (la prima edizione fu di Squilibri Edizioni, 1977).
• “Don Pepe”, una specie di western comico con toni divertitamente scurrili, apparsa su Alter n. 5 nel 1984, 10 tavole in bianco e nero.
• “Hamburger”, sorta di parabola grottesca sul cibo (e le pratiche di soppressione degli animali) uscita su Il Grande Alter n. 2 nel 1986, 5 tavole a colori.