HomeRubricheLo scaffale di...Lo scaffale di Martoz

Lo scaffale di Martoz

-

Alessandro Martorelli – in arte Martoz – è un giovane fumettista di Assisi. Dopo aver pubblicato qualche storia breve a fumetti per antologie, in questo fine anno sta facendo molto parlare il suo Remi Tot in Stunt (MalEdizioni), che al festival BilBOlBul ha riscosso un ottimo successo di vendite e secondo noi è tra i migliori graphic novel usciti nel 2015.

Leggi l’anteprima di Remi Tot in Stunt.

Gli abbiamo chiesto quali sono le sue ultime letture a fumetti.

Devil Noir, di  Alexander Irvine e Tomm Cocker (Panini Comics)

devilnoir

Mi piace molto quando pittori e illustratori (parliamo di maestri) si cimentano nel fumetto. È una cosa che sento molto perché per tanto tempo ho pensato che il fumetto mi fosse precluso perché avevo uno stile troppo sbandato, più adatto all’illustrazione. Grazie a fumetti come questo ho capito che dovevo solo lavorarci sù per rendermi conto che il fumetto non è un limite ma uno strumento di comunicazione PAZZESCO. Una forma d’arte seconda a nessun’ altra. Penso anche ad autori come Kent Williams, Robert Valley e Ashley Wood.

Tomm Coker è ormai disegnatore di fumetti a tutti gli effetti (Marvel, DC…) ma il suo stile è particolare, si distingue, le tavole sono popolate da immagini magistrali. Coker è anche regista. Rimanendo in Devil, altri disegnatori lo hanno disegnato dandogli un carattere unico: Alex Maleev, Frank Miller… (!!!) Quando autori tanto forti realizzano un Devil, anche chi non ama il genere deve cedere! questo volume è un piccolo gioiello.

Fafhrd e il Gray Mouser, di Howard Chaykin, Mike Mignola, Al Williamson (Magic Press)

Fafhrd
Non si può pensare al fumetto senza citare Mignola, il suo stile è magnetico, le sue tavole tengono gli occhi incollati. È tra i più imitati, tra i più letti, i più studiati. Fafhrd è un fumetto degli anni novanta, c’è un Mignola più rigido, ma è comunque tutto incredibile. Si vede già quello che sta per succedere nella sua matita (solo 3 anni dopo!). Bellissime le ambientazioni: i luoghi sono rappresentati con una fantastica miscela di grafico e pittorico. Sono molto legato alle opere di Mignola, ho partecipato a una mostra a Los Angeles che celebrava il Mignolaverse, anche in quel caso scelsi di omaggiare un personaggio secondario della sua carriera: Lobster Johnson, che mi ha marchiato il cervello con la sua chela incandescente. Ma il bello di Mike è anche questo, ha fatto un casino di roba

Asterix e il papiro di Cesare, di Jean-Yves Ferri e Didier Conrad (Panini Comics)

asterixpapiro
Asterix è come un parente. Voglio molto bene ad Asterix, mi piace enormemente. Mi mette serenità. È il fumetto che leggevo da bambino e ha un grande significato per me. È divertente, rassicurante e insegna un sacco di cose.

Leggi l’anteprima di Asterix e il papiro di Cesare.

Gatto Mondadory e i puffi dell’aldilà, di Dottor Pira (Grrrz Comic Art Books)

gatto mondadory puffi pira
Il Dottor Pira fa venire le rughe. Ho la fortuna di averlo avuto come insegnante, di conoscerlo e di averci collaborato in piccoli progetti. Un personaggio serafico, al contempo divertente:s ciallone, diremmo a Roma. I suoi fumetti sono un faro nel buio dell’esistenza. Sempre geniali, sempre divertenti. Mi fa ridere sonoramente anche da solo, anche da solo in compagnia. I Puffi sono solo l’ultimo mondo in cui ha deciso di spedirci con la saga di Gatto Mondadory, un altro posto indipendente in cui molti perdono la vita per nessuna causa, altri per motivi imprescindibili! Una volta ho letto le sue storie rap-street-gang mentre ero in treno con due domenicani e un fanatico religioso che leggeva la bibbia in inglese ad alta voce. Momento topico. Quando sono arrivato al punto del fumetto in cui c’era una sorta di bestemmia ho guardato i domenicani e ho deformato il volto in una smorfia inquietante per non scoppiare a ridere. Pira, grazie di esserci.

Leggi l’intervista al Dottor Pira.

Per gli oscuri sentieri, di David B (Coconino Press)

oscurisentieriDavidB
David B. è un Maestro. Che posso dire, un mito. Di lui mi colpisce la grazia perfetta che risiede in ogni vignetta. I suoi segni sono tutte piccole opere a sé, è grandioso. Il racconto fluisce in una geometria personale ma coerente. La cosa che mi piace di più è come mette in pagina certe cose, ritmando a fianco della griglia classica, succede in Diario Italianosoprattutto, ma lo vedo in tutte le sue opere. Per gli Oscuri Sentieri c’è un sunto di tutti i modi che B. ha di ammaliare, in questo caso mi piacciono particolarmente la palette di colori, il cambio di segno nei piani narrativi e le ambientazioni. e poi… c’è D’Annunzio (!!!)

Questo articolo ti è piaciuto?

Su Fumettologica puoi leggerne molti altri, e magari scoprire qualche fumetto che diventerà il tuo preferito. Se ti piace quello che facciamo e ti interessa sostenerci puoi scegliere di abbonarti. Facendolo non solo ci aiuterai a creare quello che stai leggendo, ma avrai accesso anche a diversi contenuti esclusivi.

Ultimi articoli