Come sempre ne sono successe, di cose, in quest’ultima edizione 2015 di Lucca Comics & Games. Per i frettolosi, abbiamo già raccontato le novità fumettistiche da non perdere, gli annunci più rilevanti e i Premi; per i completisti, invece, abbiamo elencato le novità presentate sugli stand da molti editori (001 Edizioni, Star Comics, Coconino Press, Renoir e Nona Arte, Tunué, Magic Press, Shockdom/Smartcomix, Sergio Bonelli Editore, Bao Publishing, Panini Comics); infine, abbiamo tirato alcune somme con le analisi e commenti di Matteo Stefanelli e di Gianmaria Tammaro.
Un evento così ricco, però, rende quasi impossibile dare conto di tutto ciò che è accaduto. A distanza di due settimane, torniamo quindi su Lucca C&G 2015 ancora un po’, per offrire uno sguardo un po’ diverso e laterale. Quali pubblicazioni ci hanno sorpreso? Quali autori e realtà abbiamo “scoperto”, e quali – fra quelle ‘emergenti’ degli ultimi tempi – abbiamo potuto ritrovare, ormai cresciute? Non una classifica, dunque, né un elenco esaustivo, bensì una piccola ricognizione messa insieme dai alcuni tra i collaboratori di Fumettologica presenti in fiera, a caccia di scoperte e conferme. Con un occhio di riguardo verso i talenti più giovani, le iniziative più originali (o meno scontate), gli ospiti più interessanti e le anteprime di cui sapevamo poco… ma che ci hanno regalato qualche sorpresa.
Piccole (o) grandi sorprese
1. Lorenzo Mattotti firma copie allo stand Sergio Bonelli Editore. Non è certo la prima Lucca Comics per Mattotti, ma in questa occasione l’autore di Fuochi era impegnato sul versante del fumetto popolare seriale, firmando la sua variant cover per il fresco episodio di Dylan Dog #350. Resterà un’occasione più unica che rara, o – chissà – possiamo sperare in qualcosa di più?
2. Bruti, il gioco da tavolo di Gipi, ha visto l’autore impegnato in una veste del tutto nuova, con una sfida che si può dire ormai vinta, dopo il successo del crowdfunding. Gipi è stato presente nel padiglione dell’area Games giocando con i suoi ‘lettori’ per tutti i quattro giorni del festival, oltre a firmare presso Coconino Press copie dei suoi volumi e dell’artbook del progetto (davvero sontuoso).
3. Roberto Totaro, noto per strisce umoristiche come Nirvana, ha fatto debuttare a Lucca un curioso graphic novel sperimentale. L’Uomo della strada (Comix) racconta una lunga camminata, con il protagonista visto sempre e solo dall’alto, e si presenta come un esercizio interessante sullo spazio grafico delle tavole, che piacerebbe a Scott McCloud.
4. Si afferma il Borda!Fest, un festival di cultura alternativa al suo secondo anno – ma prima edizione ben strutturata – che suona come un vero e proprio evento “off” durante LC&G. Etichette musicali e piccole realtà editoriali, insieme ad autori già affermati (fra cui Ratigher e Akab), hanno partecipato agli incontri, mostre, esibizioni musicali, performance di live painting messi in piedi dai giovani organizzatori presso il Mercato del Carmine, in centro città.
5. Di fumetti che raccontano la vita di Osamu Tezuka ne esistono parecchi (in Italia si sono visti Una biografia manga e Tezuka secondo me). Ma quello realizzato da Yoshiko Watanabe con Stefano Simeone, Come un balletto di musica rock (Star Comics) è certamente il più personale: l’autrice vi racconta la sua esperienza diretta negli anni Sessanta presso la Mushi Production, mescolando ricordi nostalgici e aneddoti sui colleghi (e il Maestro), in toni naif dal retrogusto dolceamaro.
6. Shintaro Kago, mangaka tra i più originali degli ultimi anni, è stato forse l’autore ospite più eccentrico dell’anno. Presso lo stand di 001 Edizioni, infatti, il fumettista giapponese ha messo in vendita numerose tavole originali (a prezzi fra i 200 e 400 euro) e, soprattutto, ha realizzato ritratti dei lettori – seguendo una ventina di (inquietanti) ‘template’ – su richiesta.
7. Presso il padiglione Self Area, è stato possibile assistere alle performance live del “disegnatore fenomeno” coreano Kim Jung Gi. Che non si è risparmiato, talvolta per ore e ore, firmando copie e realizzando un’illustrazione di grandi dimensioni sulla parete dello stand.
8. Un nuovo, piccolo marchio editoriale si è affacciato in questa edizione. Si tratta di ComicArtCity, una community dedicata alle tavole originali che si lancia nella produzione libraria con una scelta tanto demodé quanto preziosa: presentare in Italia il maestro dell’umorismo francese Marcel Gotlib. I primi titoli sono due indimenticabili classici gotlibiani, Hamster Jovial e i suoi lupacchiotti e Pervers Pépère.
Qualche nome da (iniziare a) tenere d’occhio?
• Raffaele Sorrentino, al suo primo libro per la piccola etichetta Canemarcio, Habitat.
• Walter Baiamonte: il suo autoprodotto L Tiers è una stilosissima saga su un torneo di videogiochi, che mescola Hirohiko Araki, Atsuya Uki, Koji Morimoto e l’estetica Capcom.
• Alberto Barcellari, al debutto con la cupa storia di fantasmi La principessa rossa, per il Centro Fumetto Andrea Pazienza.
Le conferme che (forse) non ti aspetti
1. Fra le realtà editoriali di dimensioni medio-piccole – ovvero quelle più dinamiche ma, come è spesso inevitabile, anche più discontinue – tre sono sembrate particolarmente in forma, per il loro impegno nello sviluppare innovazione e ricerca. Eris Edizioni ha presentato, accanto all’atteso capolavoro Il celestiale Bibendum di De Crécy, il bizzarro Safari Honeymoon di Jesse Jacob. Kleiner Flug prosegue con ostinata coerenza a costruire un catalogo fondato su giovani autori impegnati in adattamenti di classici come l’Enrico IV di Bianchi e Regni, cui ha aggiunto il curioso London calling di Barattin. Il Centro Fumetto Andrea Pazienza è parso più tonico del solito, con una piccola infornata di giovanissimi autori cremonesi, fra cui il trio Miragli/Pederneschi/Corradi, il citato Barcellari, e Sakka.
2. È stato presentato il primo volume antologico del gruppo di autoproduzione Mammaiuto. Un libro elegante e piuttosto ambizioso, che raccoglie sia gli autori più sperimentati, come Claudia “Nuke” Razzoli, Lorenzo Palloni o Francesco Guarnaccia (vincitore del Premio Gran Guinigi – Menzione speciale), sia alcune nuove, giovani – e promettenti – matite. Viene persino voglia di sbilanciarsi: Francesco Frongia è sempre più bravo.
3. Nel filone sempre più battuto dei cosiddetti “manga italiani”, finiscono ormai per rientrare opere talmente diverse da far sembrare l’Italia uno dei paesi più (felicemente) nippòfili. Angela Vianello pare ormai avviata ad assumere un ruolo di primo piano sul versante pop, con un terzo volume di Aeon che è un piacere per gli occhi, dai colori seducenti e sempre più cinematico. L’annunciato Viaggio a Tokyo di Vincenzo Filosa, invece, sembra uscire direttamente dalle mani di un mangaka allievo dei fratelli Tsuge, nato però … a Crotone.
4. Dopo un riuscito crowdfunding sono stati presentati i volumi dell’originale progetto “Coppie Miste” del collettivo La Trama. Senza dubbio la proposta più raffinata tra quelle viste nel padiglione Self Area, articolata in cinque albetti con copertine realizzate a mano in xilografia, frutto di creazioni – una volta tanto – davvero “a quattro mani”.
Qualche nome da (continuare a) tenere d’occhio?
• Federico Rossi Edrighi e Giovanni Masi: il loro Alle montagne della follia (Star Comics) ci è parso il più fresco e pimpante fra gli adattamenti della collana “I maestri dell’orrore”.
• Giulio ‘Batawp’ Rincione, che con Paranoiae (Shockdom) conferma le doti grafiche già viste in Noumeno e nei progetti del collettivo PeeShow.
• Giulia Sagramola, il cui primo graphic novel ‘importante’, Incendi estivi (Bao Publishing), racconta una riuscita storia di turbamenti adolescenziali.
• Paolo Cattaneo, anch’egli al primo libro per un marchio editoriale di primo piano, ne L’estate scorsa (Canicola Edizioni) narra un vibrante e drammatico frammento (pre)adolescenziale.
* Hanno collaborato: Valerio Stivé, Andrea Antonazzo, Matteo Stefanelli, Andrea Queirolo, Dario Forti, Alberto Brambilla.