Per il magazine britannico The Week, Adrian Tomine, autore della serie a fumetti Optic Nerve e tra i più importanti fumettisti e illustratori contemporanei, ha stilato una lista commentata dei suoi fumetti brevi preferiti.
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The Girl From H.O.P.P.E.R.S., di Jaime Hernandez (Fantagraphics).«The Return of Ray D. e Spring 1982 hanno cambiato la mia vita – ha detto Tomine – e rimangono tra le mie storie brevi preferite di qualsiasi medium».
RAW curata da Art Spiegelman e Françoise Mouly. La storica rivista creata da Spiegelman e consorte negli anni Ottanta ha fatto conoscere all’autore il fumetto internazionale ed «è senza dubbio il più significativo compendio del fumetto moderno, e certamente quello che più di tutti merita una ripubblicazione».
My New York Diary di Julie Doucet (Drawn and Quarterly). Tomine definisce il libro una raccolta di racconti onesti e sentimentali sulla vita dell’autrice nella sua adolescenza trascorsa a New York. «Come con tutti i migliori fumetti, il disegno e la scrittura sono completamente inestricabili, e anche i momenti più banali sono trasformati dallo stile della Doucet».
Rusty Brown di Chris Ware. Per Tomine, questa serie non ancora completata di Ware, incentrata su uno studente vittima di bullismo che cerca conforto nel collezionare giocattoli, è «uno dei punti più alti mai raggiunti dal fumetto e dal racconto di fiction in generale».
Abandon the Old in Tokyo di Yoshihiro Tatsumi (Drawn and Quarterly). Questa raccolta di storie dell’inventore del genere gekiga, originariamente pubblicata in Giappone nel 1970, «alterna selvaggiamente melodramma scandaloso e delicata osservazione della vita quotidiana».
Caricature di Daniel Clowes (Fantagraphics). «Vorrei che tutti i miei disegnatori preferiti realizzassero una versione di questo libro: una manciata di racconti, tutti distinti nello stile, ma tutti unificati dalla singolare sensibilità dell’artista», dice Tomine riguardo a questo volume, che contiene una serie di racconti brevi in parte realizzati da Clowes per la rivista Esquire.