HomeNewsAlan Moore e la città che è come un buco nero culturale

Alan Moore e la città che è come un buco nero culturale

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alan moore northampton

Il film By Our Selves di Andrew Kötting mescola finzione e realtà documentata per ricostruire l’avvincente – e tremenda – storia del poeta John Clare, che nel 1841 intraprese un viaggio alla ricerca di un amore perduto. Dopo essere scivolato nella pazzia e scappato da una casa di cura, ha riportato su carta la cronaca della sua fuga. Finì comunque i suoi anni internato nel Northampton General Lunatic Asylum.

Tra i vari contributi alla pellicola c’è anche quello di Alan Moore. L’autore di Watchmen, nativo della città inglese, ha dedicato alla stessa diverse opere, tra cui l’incompiuto Big Numbers e il romanzo La voce del fuoco. Nel documentario, lo vediamo seduto su una panchina di Abington Park mentre parla della tendenza della città ad attirare grandi intellettuali. A intervistarlo c’è Ian Sinclair, scrittore e autore di Edge of the Orison, libro che è servito come base per il lungometraggio.

«Sono stato io a coinvolgere Alan» ha dichiarato Sinclair. «Se c’è qualcuno che rappresenta l’essenza di Northampton, quello è Alan Moore. Penso che sia una città straordinaria, ha una qualità speciale».

Di seguito potete ascoltare un’intervista rilasciata da Alan Moore a proposito, che ha detto: «Northampton è una specie di buco nero culturale».

Leggi anche: La più grande bugia che Alan Moore mi abbia mai raccontato

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