Secondo quanto riportato dal Courthouse News Service Stan Lee, il co-creatore di Spider-Man, I Vendicatori, Hulk e i Fantastici Quattro, è stato denunciato dal suo ex assistente Shawn Lukaszewicz, con l’accusa di avergli procurato stress emotivo con insulti, minacce, violazioni del codice del lavoro e licenziamento illecito.
Lukaszewicz ha dichiarato di essere inizialmente stato assunto per lavorare allo stand di Lee durante il festival ComiKaze dello scorso novembre. «Ero entusiasta per l’opportunità di lavorare con il leggendario Stan Lee insieme alla moglie e la figlia», ha scritto nella denuncia presentata lunedì scorso alla Corte Suprema di Los Angeles.
Le cose non sono andate per il verso giusto: secondo quando riportato nella denuncia si legge che Stan Lee avrebbe criticato duramente il lavoro svolto da Lukaszewicz con pesanti insulti. L’ex assistente ha dichiarato di essere stato assunto con un salario di 40 dollari all’ora per un totale lavorativo di 40 ore alla settimana, finendo però per fare straordinari non retribuiti anche su cose che non lo competevano, come fare l’autista o lavorare al sito internet di Lee.
Lukaszewicz afferma di essere stato insultato direttamente più volte e senza motivo quando, su richiesta della figlia Joan Celia Lee, un giorno si è recato da Stan Lee per consegnare dei materiali. Il 92enne, infuriato, gli avrebbe risposto al citofono in malo modo, dicendo: «togliti dai cog– e non suonare mai più al mio campanello». Stesso fatto è accaduto con la pubblicazione online di una foto di Joan Celia Lee, così come da disposizioni ricevute: Lukaszewicz si è visto insultare dalla Lee, che ha anche minacciato di licenziarlo. Seguono altri diversi casi di insulti e maltrattamenti verbali, sia da parte di Stan Lee che della sua famiglia, fino al momento del licenziamento. Nella denuncia è riportato che Joan Celia Lee, durante un viaggio in macchina a San Francisco, avrebbe chiesto a Lukaszewicz, che le stava facendo da autista, di non fermarsi subito all’albergo ma di fare un giro attorno all’isolato coi finestrini abbassati in modo da far cambiare l’aria pesantemente viziata dalla marijuana che lei aveva fumato. Lukaszewicz, lamentatosi del comportamento della Lee e asserendo di non essere pagato per svolgere quel tipo di lavoro, si è sentito rispondere: «Scendi dalla mia fo– macchina. Hai finito. Sei licenziato».
Lukaszewicz ha detto di essere stato abbandonato a San Francisco, senza soldi e senza modo di tornare a Los Angeles. In seguito, gli sono stati diagnosticati danni psichiatrici causati dal lavoro. La denuncia è stata sporta ai danni di Lee e della sua famiglia, moglie e figlia comprese, nonché delle due loro aziende. L’avvocato di Lukaszewicz, J. Felix McNulty, non ha rilasciato nessun commento. Così anche POW! Entertainment, la più nota delle aziende di Lee coinvolta nella denuncia.