Curt Swan ha disegnato in carriera centinaia di storie di Superman, lavorando praticamente su tutte le sue testate, dalla classica Action Comics a Superman’s Pal Jimmy Olsen, tra gli anni Quaranta e Ottanta. Ovvio quindi considerarlo – tra i principali autori del personaggio – quello che più di tutti, per lunghi anni, ne ha imposto con il proprio stile raffinato una sorta di versione “ufficiale”, seguita anche dai suoi colleghi contemporanei e in alcuni casi successivi. Il Superman di Swan era più slanciato e umano nell’aspetto, e comunicare più eleganza che potenza, come invece nelle versioni successive, più muscolari o addirittura ipertrofiche.
Una delle ultime storie disegnate da Swan (poi scomparso nel 1996) per l’Uomo d’Acciaio fu Che cos’è successo all’Uomo del Domani?, commosso e partecipato omaggio di Alan Moore al Superman della Silver Age prima del rilancio post Crisi sulle Terre Infinite del 1986. A proposito del disegnatore, nel libro Curt Swan A Life in Comics di Eddy Zeno, Moore dichiarava che gli sarebbe piaciuto «chiedergli quanto si identificasse con Superman, quanto di lui ci mettesse», vista la comunanza spirituale che si era creata tra autore e personaggio, come poche altre volte nella storia del fumetto.
Anche se non rispondono all’interrogativo di Moore, è comunque curioso guardare due vecchi model sheet realizzati da Swan di sua volontà per mostrare agli altri autori come disegnare il volto di Superman, ripescati alcuni giorni fa da Brian Cronin per la sua rubrica Knowledge Waits sul magazine online americano CBR.
La prima immagine è stata pubblicata sul volume The DC Vault, mentre la seconda proviene dalla collezione privata di Frank Giella, figlio di Joe, anche lui disegnatore DC Comics tra gli anni Cinquanta e Sessanta, a cui era stata regalata dallo storico editor della casa editrice Julius Schwartz. Un’ulteriore particolarità di tali disegni sta nel fatto che qui Swan si era inchiostrato da solo, quindi se ne può apprezzare maggiormente le peculiarità del tratto.
Una terza immagine invece fu commissionata ufficialmente a Swan dalla casa editrice per far parte di una sorta di “bibbia” su come disegnare Superman.