Nell’arco di 75 anni di storia editoriale, il personaggio di Batman ha subito diversi cambiamenti, per adattarsi meglio ai gusti del pubblico e stare al passo con i tempi. Per sottolineare la ricorrenza, il webmagazine Newsarama ha tentato l’impresa – piuttosto ardua, in verità – di selezionare i 10 cambiamenti più significativi e “importanti” subiti dall’Uomo Pipistrello.
1. Le origini
Sebbene avesse debuttato su Detective Comics #27 del marzo 1939, fu solo sei mesi dopo, sul numero 33 della stessa collana, che le origini di Batman furono svelate, in due pagine. Fino ad allora, si sapeva solo che l’alter ego di “Bat-Man” era il ricco playboy Bruce Wayne, mantenendo un’aura di mistero.
2. Niente più pistole
Nel 1940 uscì Batman #1, il primo albo a nome del personaggio creato un anno prima, che costituì un punto di svolta per vari motivi. La rivista presentava per la prima volta al pubblico due personaggi che sarebbero diventati fondamentali come Joker e Catowman, ma ci fu anche una modifica sostanziale all’Uomo Pipistrello, che smise di usare pistole per uccidere le persone come aveva fatto fino ad allora.
3. Arriva Robin
Su Detective Comics #38 dell’aprile 1940, Bob Kane e Bill Finger presentarono la giovane spalla di Batman: Robin. Basato sulle illustrazioni di Robin Hood realizzate da N.C. Wyeth, il personaggio era pensato come contrappunto dell’Uomo Pipistrello, in modo da dargli anche la possibilità di dialogare e spiegare le sue azioni (senza dover più parlare da solo, quindi).
4. La fantascienza della Silver Age
Dopo la campagna contro i fumetti degli anni Cinquanta, la DC cercò di reagire alla crisi abbandonando le atmosfere poliziesche e noir delle proprie testate per virare verso storie più fantascientifiche. Questo avvenne anche per Batman, che si trovò circondato da nuovi personaggi come Asso il Bat-segugio e il Bat-Mito, oltre a imbattersi spesso in alieni e dimensioni alternative.
5. Biff! Pow!
Secondo Bob Kane, nel 1964, la DC stava pensando di chiudere tutte le Bat-testate. Ci ripensò, per fortuna, e le affidò invece alle cure dell’editor Julius Schwartz, che già aveva supervisionato con successo i rilanci di Flash e Lanterna Verde. Eliminati gli elementi inseriti per attirare i bambini, ci furono un cambio di costume, l’arrivo della Bat-mobile e l’esordio sul personaggio del disegnatore Carmine Infantino, il cui tratto incontrava maggiormente il gusto del pubblico dell’epoca. Due anni dopo, però, esordì la serie TV di Batman con protagonista Adam West, e le sue atmosfere affettate si riversarono anche sui fumetti.
6. Di nuovo oscuro
All’inizio degli anni Settanta, grazie alla serie televisiva, Batman era un personaggio molto popolare. A partire da Detective Comics #395 del gennaio 1970, però, sulla collana arrivano Denny O’Neil e Neal Adams, che imposero al personaggio un tono oscuro più simile a quello delle origini, con una predominanza di nero, blu e porpora. Il Joker tornò alla ribalta come personaggio davvero squilibrato e imprevedibile ed esordirono nuovi fondamentali criminali – più in linea con i tempi – come l’ecoterrorista Ra’s al Ghul.
7. L’ora zero
Dopo il successo nel 1985 di Crisi sulle Terre Infinite, nel 1994 la DC progettò un nuovo evento che alterasse – in parte – le basi del proprio universo narrativo. Batman subì due grossi cambiamenti: l’assassino dei Wayne non era più Joe Chill ma un uomo sconosciuto rimasto a piede libero e Batman iniziò una relazione più conflittuale con le autorità, mentre in passato era stato addirittura membro onorario del dipartimento di polizia di Gotham City.
8. Le morti dei Robin
Nella continuity DC, ci sono stati ben cinque Robin, tre dei quali defunti a causa della loro missione. E ognuna di queste dipartite ha segnato in modo netto il Cavaliere Oscuro. Nel 1988 toccò a Jason Todd, il successore di Dick Grayson, ucciso da Joker nella saga Una morte in famiglia, dopo un sondaggio tra i lettori di fumetti, a cui fu chiesto di stabilire il fato del personaggio. Nel 2004 fu il turno di Stephanie Brown, una Robin di breve durata, fatta fuori da Maschera Nera durante l’evento War Games. Molto più recente è invece la scomparsa di Damian Wayne, figlio di Batman e Talia Al Ghul, assassinato dalla propria madre sulle pagine di Batman Incorporated #8.
9. La caduta
Nei primi anni Novanta si cercava sempre il colpo a effetto in grado di far schizzare le vendite alle stelle. Basti pensare alla celebre morte di Superman. Batman subì un fato meno drastico ma particolarmente spiazzante. Durante la saga Knightfall, infatti, il suo nuovo avversario Bane gli spezzò la colonna vertebrale, costringendolo ad abbandonare per un po’ il manto dell’Uomo Pipistrello e a darlo in carico a un eroe conosciuto come Azrael – che indossò un costume molto più colorato e sagomato, in linea con le tendenze di quegli anni.
10. L’ascesa di Frank Miller
Sebbene non sia stato il creatore del personaggio, Frank Miller andrebbe considerato alla pari di Bob Kane, per il suo ruolo giocato negli anni Ottanta nella definizione del personaggio e del suo mondo. Con Il ritorno del Cavaliere Oscuro e Anno Uno, l’autore riportò l’Uomo Pipistrello alla sua essenza, fornendo spunti e stabilendo il tono per tutti gli adattamenti cinematografici e televisivi a venire.