Ieri, 23 luglio, ricorreva la morte della cantante britannica Amy Winehouse, scomparsa a soli ventisette anni, dopo essere diventata in pochissimi anni di attività una vera e propria icona del pop internazionale.
Dagli Stati Uniti, l’editore Bluewater Comics, specializzato in particolare in graphic novel incentrate su franchise e personaggi dello spettacolo, non si è lasciato scappare l’occasione di trarre dalle travagliate vicende della Winehouse un fumetto.
Il volume, intitolato senza troppa fantasia o creatività: Tribute: Amy Winehouse, scritto da Michael L. Frizel e disegnato da Jayfri Hashim, e segue un albo simile già pubblicato di recente dallo stesso editore: Tribute: Kurt Cobain, che celebrava la figura del cantante dei Nirvana, anch’egli notoriamente deceduto prematuramente, nel 1994 al picco della sua popolarità. Dalle tavole anticipate ieri dal sito di informazione musicale americano Stereogum, il volume si presenta come una morbosa operazione commerciale di dubbio valore artistico.
Ad ogni modo, rappresente un’occasione per notare come il tanto discutibile graphic novel incentrato su “morti famosi” invece, in Italia, quest’anno abbia avuto due esempi ben più riusciti e originali, le due graphic novel su Kurt Cobain: Nevermind di Tuono Pettinato (qui la nostra anteprima) e Kurt Cobain – Quando ero un alieno di Danilo Deninotti e Toni Bruno (qui un’ anteprima).