Poco più di 60 anni fa, nel numero del New Yorker del 15 giugno del 1944, Rea S. Irvin – illustratore e a quei tempi art director della rivista – celebrò l’invasione alleata della Normandia con una copertina che cita uno dei primi esempi di proto fumetto, nonché di giornalismo a fumetti: l’Arazzo di Bayeux.
L’opera, realizzata nell’undicesimo secolo e tuttora esposta appunto a Bayeux, è un tessuto ricamato che descrive con immagini la conquista dell’Inghilterra da parte dei normanni avvenuta nel 1066.
Nella sua illustrazione, Irvin riprende alcuni passaggi dell’Arazzo inserendo i personaggi a lui contemporanei. Nella prima scena dell’opera originale, il re d’Inghilterra Edoardo il Confessore sta parlando col fratello, conte di Wessex, all’interno del Palazzo di Westminster; nella copertina del New Yorker, Re Giorgio riceve notizia riceve notizia dell’invasione da Roosevelt e Churchill. Anche i lati delle “vignette” hanno valore simbolico, tra aquile a indicare la libertà e strette di mano per le alleanze. Continuando a citare e adattare passaggi dell’Arazzo, Irvin mostra lo sbarco nella seconda vignetta, nella terza la presa di Bayeux (la prima città francese a essere liberata il 7 giugno 1944), fino in fondo all’assedio di Hitler insieme ai suoi uomini, con nazisti che scappano impauriti come topi.
L’interno della rivista, si mantiene comunque su toni più pacati, tra pubblicità di buoni di guerra e resoconti dei corrispondenti che raccontano la vita della gente comune nei paesi europei ancora afflitti dagli scontri.
Per poter ammirare da casa l’Arazzo di Bayeux e individuare ogni altra similitudine con la copertina di Irvin, di seguito un video di You Tube che lo mostra in sequenza e animato.