Pop Economix è il titolo di un volume a fumetti in uscita per BeccoGiallo, realizzato da Davide Pascutti. Ma Pop Economix è anche il nome di un’associazione che nasce nel 2013 dalla conferenza spettacolo Pop Economy di Alberto Pagliarino e Nadia Lambiase, un lavoro portato in oltre 100 città italiane per raccontare il fallimento di Lehman Brothers e l’avvio della crisi mondiale in cui siamo affondati. Pop Economix, infine, è anche un sito che racconta notizie dal mondo dell’economia globale.
“Ciascun mezzo di comunicazione ha le sue peculiarità – ci dice Davide Pascutti – il fumetto permette facili visualizzazioni, il teatro evoca e emoziona, ma non tutto ciò che funziona sul palco funziona anche su carta e viceversa. Questo è uno dei motivi per cui Pop Economix a fumetti e Pop Economix a teatro, pur dialogando e procedendo affiancati per alcuni tratti, seguono sostanzialmente strade diverse. Così facendo si realizza inoltre una forte sinergia tra i diversi prodotti, ciascuno viene supportato, approfondito e completato dall’altro”.
E a proposito della valenza istruttiva del suo lavoro, prosegue: “Fumetto e saggio sono cose diverse, con finalità molto diverse e non penso che vadano messi in contrapposizione. Al contrario, lo scopo del mio libro è principalmente quello di veicolare in maniera “simpatica, indolore e avvincente” una serie di nozioni e, soprattutto, incuriosire e sensibilizzare il lettore. Per approfondire gli argomenti ci sarà comunque bisogno di affrontare qualche saggio ma la speranza è che, dopo aver letto Pop Economix o visto lo spettacolo, l’impatto con il libro di testo sia molto più dolce”.
Infine, alla nostra domanda più specifica in merito all’argomento “crisi” (ovvero: che ne sarà di noi), Pascutti risponde: “Non ritengo di avere né i titoli né le competenze per rispondere a questa domanda. Del resto anche nel libro ho cercato di evitare opinioni, previsioni o ricette magiche per uscire dalla crisi. Ho raccontato ciò che è successo, perlomeno una versione abbastanza credibile e assodata dei fatti. Preferisco lasciare a ciascuno le proprie conclusioni”.
Per cominciare, potete leggere le prime 26 tavole di Pop Economix qui.